Siparietto Higuain-giornalista: “Ricordi a Doha due anni fa? E quell’esultanza…”

L’intervista concessa da Gonzalo Higuain alla Gazzetta dello Sport

Ricorda quello che successe a Doha due anni fa?
“Certo che mi ricordo, e tu? (ride ndr)”.
Ricorda anche quell’esultanza polemica in Supercoppa, quando segnò due reti e il suo Napoli sconfisse la Juve ai rigori?
“La ricordo bene, certo. Qualche persona morbosa ha voluto pensare ad altro, ma il mio gesto significava semplicemente: “Ho le palle””.
Che effetto le fa tornare a Doha e giocare la stessa partita ma con una nuova maglia?
“Ho un ricordo bellissimo di quel giorno: allora giocavo con il Napoli e ho portato a casa il titolo. Adesso ho la maglia della Juventus: è una partita secca contro un grande avversario e spero che per me finisca come l’altra volta”.
Pensa di avere qualcosa da dimostrare?
“Non lo so, io gioco semplicemente per aiutare la squadra e vincere. Certo, poi vado in campo anche per dimostrare che posso sempre fare bene. Le opinioni sono vostre, io le rispetto, ma resto sempre tranquillo. Anche quando non segno”.
Sapeva che quella Supercoppa vinta dal Napoli è stato l’unico trofeo italiano sfuggito alla Juventus in Italia negli ultimi due anni?
“Non lo sapevo, da parte mia resta l’orgoglio di aver battuto una grande squadra quella volta, ma adesso voglio il primo titolo con i miei nuovi compagni”.
Il Milan in campionato quest’anno vi ha sconfitto a San Siro: considera la Supercoppa una vendetta?
“Sì, lo è. Il Milan è una squadra dura: a Milano c’è stato l’episodio di Pjanic, con quel gol regolare sarebbe cambiato tutto. Sarà una partita combattuta, bella: servirà la perfezione per vincere”.
Visto che è una partita secca, possiamo considerarlo un allenamento per le prossime gare di Champions League?
“No, non c’entra nulla. Se l’affrontiamo così commettiamo un grosso sbaglio. Non è un allenamento, ma proprio una partita secca. Da vincere”.
C’è un giocatore del Milan che secondo lei sarebbe titolare nella sua Juventus?
“Non prenderei nessun giocatore di nessuna squadra: sono felicissimo di questi compagni e, partita dopo partita, me ne convinco sempre di più”.
Sacrificherebbe lo scudetto pur di vincere la Champions League?
“La Champions è un desiderio, ma anche passare alla storia conquistando il sesto scudetto lo è. In Champions conta anche un pizzico di fortuna, in campionato invece è più importante la regolarità. So che mi hanno preso perché mi volevano e hanno fiducia in me. In ogni caso l’obiettivo è vincere più titoli possibili”.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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