Stadio San Paolo: da Ascoli l’idea di una soluzione “social” che rispecchi le esigenze dei tifosi

DE MAGISTRIS DE LAURENTIIS 0001Dopo l’ennesima lite consumatasi a Palazzo San Giacomo venerdi scorso fra il Sindaco Luigi De Magistris e Aurelio De Laurentiis sul futuro del San Paolo, perdurante l’immobilismo che rischia di lasciare il Napoli senza uno stadio adeguato per le esigenze di società e tifosi, arriva da Ascoli Piceno una soluzione che superi la situazione conflittuale.

Fulvio Cantalamessa, è l’ideatore di un progetto nato per evitare l’inagibilità della curva occupata dai tifosi dell’Ascoli. “Save the Play Del Duca” parteciperà al bando pubblico, un concorso di idee in scadenza nel mense di giugno, che vedrà l’interessamento al rifacimento dello stadio di Ascoli Piceno da parte di investitori privati. A livello architettonico verranno mantenute le storiche ed iconiche “forchette”, che caratterizzano l’impianto quando fu costruito dall’indimenticabile presidente bianconero Costantino Rozzi, mentre i restanti spazi del Del Duca verranno demoliti. Un progetto anche “social” che cercherà di coinvolgere il più possibile i tifosi dell’Ascoli, attraverso una piattaforma web che permetterà a tutti di partecipare attivamente al rimodernamento della vecchia struttura.

Sotto il profilo economico il progetto preliminare di “Save Play Del Duca” avrà un costo stimato totale di circa 30 milioni di euro, che in un periodo di crisi come quello in cui si trova l’Italia non possono essere considerati pochi. L’idea di Fulvio Cantalamessa e del suo team di lavoro è quella di costruire lo stadio settore dopo settore, con un investimento iniziale di 5 milioni di euro. La prima area del Del Duca ad essere protagonista della ristrutturazione sarà proprio la curva, la cui agibilità, come detto, è quasi in scadenza, cercando di renderla al più presto attiva al 100% con la presenza di store e altri servizi usufruibili da parte del tifoso. “Se ciò non dovesse essere sufficiente”, aggiunge Cantalamessa, “troveremo i fondi attraverso il crowfunding, in particolare con l’associazione “Solo per l’Ascoli”, provando così a mettere in piedi un sistema di gestione ibrido, che vede comunque già la partecipazione del Comune, attuale proprietario dello stadio di Ascoli Piceno, che ha stanziato 2,5 milioni euro per coprire i costi di realizzazione della gradinata”.

Massimo Avino

"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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