Toni Iavarone: “Provate a fermare il Napoli!”

IAVARONE 1011Coerente con l’ultima versione di se stesso, dopo la Roma e lo Young Boys, il Napoli molla uno schiaffo alla Fiorentina e in poco più di sette giorni, si fregia di ben sei gol (a zero). Non sono pochi. Tuttavia pesano ancora di più i quattro punti che portano Higuain e compagnia al terzo posto a poca distanza dall’equipe Garcia. È assai probabile che i giochi per le prime due posizioni siano evaporati, nonostante manchino i tre quarti di campionato, ma il Napoli ora è in totale risalita: sette risultati positivi e infine la piazza n.3, per di più in momentaneo splendido isolamento. Risalita ma pure affanno, soprattutto a Firenze, ma siamo lì. E non possiamo lamentarci. C’è solo da evidenziare che la continuità comincia a vedersi, pure se a Firenze, per un tempo, il Napoli ha sofferto. La partita procedeva a ondate, il possesso del pallone è stato sproporzionato, la difesa di Benitez ha ballato e rincalzato, con Koulibaly a sbucare da ogni piega degli assalti fiorentini. I viola hanno trovato modo di pareggiare solo il conto delle occasioni sprecate, con una stangata di testa di Mario Gomez sotto il bordo del legno. Guardatela che ancora trema la traversa e quell’elegantone di Montella continua non fare una piega. Comunque, meglio non sottilizzare: la fortuna concede una sola volta le sue grazie. A Firenze ci siamo accorti che il Napoli ha un po’ mutato pelle. Niente di grave, nessun sacrilegio e neppure un attacco, oppure un atto di lesa maestà nei confronti dell’allenatore. Solo un po’ di sano realismo. Benitez ha abbandonato il monoteismo tattico replicando a Montella che ha rinfoltito la mediana secondo un saggio e italianissimo principio: nel momento del bisogno, è meglio mettere un difensore-controcampista in più e un attaccante in meno. Fuori Higuain e via con Henrique. Insomma, le “crisette” (il periodo nero del Napoli quest’anno) servono tanto, così come servono i momenti migliori. La figurina dell’eterno Gonzalo Higuain viene incollata sopra quella degli altri, e quella del Napoli si appiccica sopra quella della Fiorentina, coprendola alla perfezione. Dunque, vittoria significa soprattutto un Napoli a 21 punti e Roma a 25. Della serie, avanti a fari spenti. Anzi, sembrava che spento fosse proprio il motore azzurro, quel groviglio di ingranaggi imballati e pistoni grippati, almeno all’inizio della stagione. Adesso, invece, fila via che è un piacere, potente e silenzioso. Purtroppo la domenica nera è stata quella di Lorenzo Insigne, che ha sacrificato un ginocchio alla causa e alla convocazione in Nazionale. I suoi tifosi, in modo del tutto rispettoso della tradizione partenopea, ora sperano con ampia profusione di mani nelle tasche, che il gesto possa sconfiggere l’ultima (speriamo) jella abbattutasi su Insigne e sul Napoli.
Fonte napolimagazine

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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