Torna a Napoli l’artefice dell’inizio della fine per Maradona: il generale dei carabinieri Tomasone

Vittorio Tomasone generale dei carabinieri torna in servizio a Napoli. Il militare irpino, classe 1955, è già noto in città per aver stanato la carriera di Diego Armando Maradona. Tra il 1989 ed il 1993 fu protagonista di numerose indagini ma nel 1991 osò toccare una divinità come El Pibe de Oro. Otto arresti, 12 denunce con l’accusa di traffico internazionale di droga sulla rotta Sud America-Francia-Italia: questo il bottino dell’operazione Cina.

Ecco quanto riportato da La Repubblica:

“Nelle intercettazioni c’è il nome del calciatore che ha appena regalato il secondo scudetto a una città in adorazione. Peggio, c’è anche una telefonata. Il fuoriclasse argentino e gran parte di Napoli si vedono crollare il mondo addosso. In un amen è chiaro a tutti che Maradona è dipendente dalla cocaina. Di più: per la legge, avendola ceduta anche ad alcune donne con cui occasionalmente si accompagnava, rischia serie conseguenze. Da qualche tempo molti sapevano ma nessuno agiva. Napoli era piena di racconti delle notti balorde di Diego, delle sue cattive compagnie e della schiavitù dalla droga. Ma al Re tutto era concesso. Tomasone scoperchia tutto questo, attirandosi grande impopolarità dalla sterminata torcida azzurra. Un iter giudiziario che è, di fatto, l’inizio della fine per Maradona a Napoli e per Maradona calciatore”.