Troppi infortuni nel calcio: i numeri sono allarmanti

Il mondo del calcio sta attraversando una fase che è possibile definire drammatica, per quel che riguarda gli stop, soprattutto muscolari.

Gli infortuni hanno infatti raggiunto numeri da record nel 2023, specialmente per merito del Milan, che comunque non è di certo l’unica squadra a soffrire di questo importantissimo problema. Per capirlo basta analizzare i dati del settore, ed è esattamente ciò che faremo in questo articolo.

Gli infortuni nel calcio sono da record

La stagione corrente ha visto un’escalation preoccupante in questo senso, con la Premier League che registra al momento ben 109 giocatori infortunati. In ogni caso, non si tratta di un fenomeno circoscritto al solo campionato inglese: in Italia, ad esempio, si contano circa 78 giocatori costretti a rimanere ai margini del campo a causa degli infortuni.

La situazione ha acuito la tensione e l’attenzione su questo problema già sensibile, spingendo allenatori, dirigenti di club, medici sportivi e rappresentanti dei sindacati dei calciatori a esprimere tutte le preoccupazioni del caso, all’unanimità. Molti esperti ritengono che la causa principale sia l’intensificarsi del numero di partite e il calendario sempre più fitto, che sottopongono i giocatori ad un carico di lavoro eccessivo.

Il caso emblematico del Milan

Un caso emblematico è quello del Milan, uno dei club più prestigiosi e storici del calcio italiano: in soli tre mesi, la squadra ha dovuto affrontare ben 25 infortuni, 18 dei quali di natura muscolare. Il presidente rossonero, Paolo Scaroni, non ha esitato a manifestare la propria preoccupazione in merito a questa situazione.

Secondo Scaroni, l’aumento del numero delle partite rappresenta un fattore chiave, ma nel Milan bisogna analizzare anche il lavoro dei preparatori atletici, perché sicuramente sono stati fatti degli errori. Errori pesanti, che hanno compromesso il percorso dei rossoneri in campionato e in Champions League. Nelle quote calcio Serie A il Milan non partiva certo come favorito, ma avrebbe potuto dire la sua in chiave scudetto, e invece a gennaio è già fuori dalla lotta per il titolo, che vede protagoniste l’Inter e la Juventus.

Questi dati riflettono l’urgenza di ripensare al calendario delle competizioni calcistiche, per salvaguardare l’integrità fisica dei giocatori.

L’impatto degli infortuni sul mondo del calcio

L’impatto di questa problematica va ben al di là del mero aspetto sportivo. Le conseguenze negative si ripercuotono sui risultati delle squadre e, di conseguenza, influenzano anche le finanze dei club. Basti pensare ancora una volta al Milan, che ha perso svariati milioni a causa dell’eliminazione dal girone di Champions. La presenza di giocatori chiave fuori dalla lista, specialmente se si parla di mesi di recupero, può compromettere l’intera stagione.

Inoltre, il format della nuova Champions League (che partirà nel 2024) porterà con sé l’introduzione di due ulteriori partite nella fase iniziale del torneo. Questa modifica non fa altro che aumentare la pressione e il carico di lavoro sui calciatori, incrementando ulteriormente il rischio di infortuni. Il dibattito si estende anche alle competizioni internazionali. Ad esempio, il Mondiale per Club del 2025 – che si giocherà in estate negli USA – è stato soggetto a critiche da parte della Fifpro, per via delle temperature molto calde e del clima umido tipico degli States.

Foto di Ben Kerckx da Pixabay

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