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Ha un nome e un cognome l’uomo che avrebbe sparato contro i tifosi del Napoli.Si tratterebbe di Daniele De Santis, noto ultrà della Roma, già protagonista insieme ad altri nel 2004 degli episodi che determinarono la sospensione del derby capitolino.
De Santis, in zona Tor di Quinto, dove sono avvenuti gli scontri tra tifosi del Napoli e Forze dell’Ordine, gestisce un chiosco. Secondo le prime testimonianze, l’uomo visibilmente alterato, avrebbe urlato più volte: “Vi ammazzo tutti” e subito dopo si sono uditi dei colpi di pistola che poi hanno portato al ferimento di 3 tifosi partenopei.
La ricostruzione dei fatti è un po’ confusa dal momento che i fumogeni non hanno consentito di vedere nitidamente cosa sia successo. Cosa certa è che dopo gli spari il De Santis è stato visto scappare inseguito da una ventina di tifosi napoletani che prima l’avrebbero raggiunto e poi massacrato di botte.
Al momento l’ultrà romanista, essendo il maggiore indiziato, è soggetto a provvedimento restrittivo in attesa che la sua posizione venga chiarita. Agli inquirenti avrebbe dichiarato di essere estraneo ai fatti.
Sul luogo degli spari sono stati ritrovati dalla Digos 6 bossoli. Ricordiamo che i feriti sono tre, tutti napoletani: uno alla mano, uno al braccio, l’altro in fin di vita.
Il più grave, attualmente ricoverato all’ospedale San Pietro, si chiama Ciro Esposito ed è un ragazzo di 27 anni.
Da. Ca.
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