A mente fredda – Verona-Napoli, una manita per ricominciare

Verona Napoli

A mente fredda – Verona-Napoli, si riparte con una manita

A mente fredda torniamo a parlare di Verona-Napoli, gara d’esordio per gli azzurri che espugnano il sempre ostile Bentegodi con una manita. I partenopei iniziano subito prendendo il predominio territoriale, con il Verona che si limita a gestire la fase difensiva. Poi Lozano decide che è arrivato il momento di aumentare i giri, facendo sfigurare il povero Amione che anche a fine primo tempo continuava a cercare il messicano. Il Chuky regala una palla d’oro ad Osimhen, ma “Vittorio” decide che quello non era il momento giusto per colpire. Poi all’improvviso ci si accorge del Verona, che da calcio d’angolo colpisce con il solito Lasagna. La banda Spalletti non si arrende, prima pareggia con Kvaratskhelia e poi sorpassa con Osimhen. Qui poi va in scena il solito teatrino del Bentegodi, che non reagisce bene al Night Night del georgiano e ancora peggio all’esultanza del 9 azzurro. Nel secondo tempo il Verona pareggia con Henry. La banda Spalletti non molla, Zielinski si ricorda di essere un talento e riporta gli azzurri in vantaggio. Ma al minuto 65 accade qualcosa che in tanti mai avevano immaginato di vedere. Lobotka, in stile Bergamo, prende palla e si infila in un varco, palla sul secondo palo e rete azzurra. Nessuno credeva che il “Cinghialotto”(cosi definito da Spalletti), potesse fare una cosa del genere. Da quel momento in poi è monologo azzurro, con Politano che appena entrato decide che la gara va chiusa e fa 5-2. Spalletti fa tirare il fiato ad alcuni azzurri, ad ogni campo va in scena il romanticismo del toscano. Abbraccia e coccola tutti, dando sfogo al lato più dolce del suo carattere. Arriva anche il 6-2, lo sigla un piccoletto dai capelli ossigenati ma Fabbri annulla. Era Ounas, mai una gioia per lui. Poi la gara finisce, i 980 cuori azzurri giunti al Bentegodi lasciano lo stadio pensando ancora a cosa abbia combinato Lobotka, che da oggetto misterioso e in sovrappeso si è trasformato nel faro del centrocampo di Spalletti.

Elio Di Napoli

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