Indubbiamente il patrimonio della famiglia de Laurentiis deriva dall’attività imprenditoriale e cinematografica di Dino De Luarentiis e poi da Luigi e Aurelio De Laurentiis, che nel 1975 fondarono la Filmauro.
Oggi, però, contrariamente a quanto si possa credere la prima fonte di reddito non è più il cinema, ma proprio il Calcio e la Società Calcio Napoli.
Gianfranco Turano nel libro Fuori gioco. Calcio e potere. Da Della Valle a Berlusconi, da Preziosi a Moratti. La vera storia dei presidenti di serie A, edito nel 2012 da Chiarelletere sostiene che il reddito attuale del gruppo De Laurentiis provenga per il 71% dal Calcio Napoli e solo per il 26% dalla Filmauro. L’altro 3% deriverebbe, invece, da attività imprenditoriali secondarie.
Il giornalista dell’Espresso affermava che “Non ci vuole un genio dell’economia per capire che De Laurentiis fa i soldi con Lavezzi e Cavani e va sì e no in pari con De Sica e Ghini”, visto che nel 2010 aveva realizzato un profitto di 25,6 milioni di euro, di cui ben 24 provenienti dal calcio Napoli.
Il giornalista è anche autore del saggio Tutto il calcio miliardo per miliardo (Il Saggiatore 2007) e di quattro romanzi: Ragù di capra (2005), Catenaccio (2006), L’ultima bionda (2007), pubblicati da Dario Flaccovio, e Remedia amoris (Cairo 2009). Si tratta, dunque, di una fonte attenta e credibile.
Fonti molto vicine alla famiglia De Laurentiis parlano di un patrimonio personale di circa 200 milioni di euro, che aumenta di anno in anno di circa 8 milioni l’anno, grazie ai proventi del calcio.
In conclusione sembra che la famiglia De Laurentiis abbia trovato una ottima fonte di reddito per bilanciare i guadagni sempre meno cospicui di un ricco impero cinematografico al crepuscolo.
Amedeo Gargiulo
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