Andujar accetta amaramente la panchina anche se i “patti” erano ben altri

ALLENAMENTOCome riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, da vice campione del mondo con l’Argentina in Brasile, seppure da dodicesimo, a vice perenne di Rafael nel Napoli. Strano destino quello di Mariano Andujar, portiere di trentuno anni, ancora nel giro della nazionale di Martino ma costretto a stare alla finestra anche in Europa League nelle fila della squadra che fu del suo idolo, Diego Armando Maradona.

Il Napoli lo rilevò dal Catania a gennaio scorso (lasciandolo lì fino a giugno) in previsione di un possibile addio di Pepe Reina e nella prospettiva di impiegarlo in talune gare al posto del giovane collega brasiliano. Ma ad Andujar, che ha esperienza da vendere (340 gare in carriera), nonchè le qualità tecniche per difendere la porta del Napoli, è stato spiegato che proprio in questo momento non sarebbe il caso di creare dualismi. E lui ha accettato le scelte dell’allenatore non senza una punta di amarezza.

Immaginava ben altro ricevendo la chiamata del Napoli mentre era ancora a Catania, giunto peraltro in scadenza di contratto. Da buon professionista, Andujar si allena disciplinatamente agli ordini del preparatore Xavi Valero e passa il suo tempo libero a girare per le strade di Napoli sempre incollato al thermos con il mate, la bevanda tanto amata dagli argentini.