Benitez in conferenza stampa: sono tranquillo, i numeri ci danno ragione e torneremo a vincere

C’era tanta attesa a Castel Volturno per la conferenza stampa pre-partita di Rafa Benitez in vista del turno infrasettimanale contro il Palermo. Tante le domande dei colleghi che hanno toccato tanti tasti dolenti, dal rapporto fra tecnico e società alle scelte di formazione fino allo stato di forma dei singoli calciatori. Queste le risposte salienti di Benitez:
Dopo Udine c’è stato l’atteso confronto con De Laurentiis?BENITEZ 2222
Sì,ci siamo incontrati ieri ed è tutto ok. Siamo convinti che faremo una buona stagione, anche perché meritavamo sicuramente di più in questo inizio ed i numeri sono favorevoli. I numeri vanno analizzati, al di là dei risultati. Siamo la squadra che tira più in porta della Serie A, siamo la squadra con più possesso in campo avversario. Abbiamo subito tre reti in tre partite, dobbiamo essere più concentrati sulle palle inattive e nella fase difensiva, su questo non c’è dubbio”. “L’anno scorso subivamo dieci ripartenze ogni gara, domenica scorsa, invece, l’Udinese non ha fatto un tiro in porta. Il nostro attuale obiettivo, quindi, è che dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra le due fasi con maggiore cattiveria”.
Hamsik unisce passato e presente, può essere fondamentale al di là del campo?
“Marek ha fatto un inizio di stagione molto simile a quello dell’anno scorso, ma purtroppo non ha fatto gol, però ha giocato benissimo. Era un po’ affaticato e quindi era un rischio farlo giocare ad Udine, ma sono soddisfatto del suo lavoro perché è importante per noi”.
E’ infastidito dalle voci su eventuali suoi successori?
C’era scetticismo anche a Valencia, poi dopo due titoli e la vittoria in Europa tutto è cambiato. L’importante è avere la squadra con la mentalità giusta, parlo con i giocatori e li alleno e so che siamo sulla strada giusta. Se non avessi i numeri di cosa ha fatto la squadra in questo inizio di stagione mi preoccuperei. Domenica io non ho per nulla visto Rafael ad Udine e questo dice tutto. Ribadisco che dobbiamo essere concreti in attacco. Noi lavoriamo bene e se vinciamo una partita cresce la fiducia. Mi chiedete del turnover ma io non so cosa sia. Ditemi voi da quattro giocatori in poi è turnover? Perché non cinque o sei? Schierando Insigne è un cambio? David Lopez è un cambio se Inler ha febbre? Decidete cos’è il turnover e poi ne discutiamo”
A Dimaro disse che poteva cambiare modulo, perché poi non l’ha fatto?
“Noi abbiamo la nostra filosofia. Dicono che le altre squadre si adattano, ma io mica mi metto a specchio con lo stesso modulo, abbiamo il nostro modo di giocare, aggiustiamo un pò alcune posizioni e qualcosa abbiamo cambiato”.
Ai tifosi cosa si sente di dire?
“I tifosi non sanno quanto siano importanti per noi. Permettono alla squadra di giocare con più fiducia e credo che sosterranno la squadra. Tutti insieme, spalla a spalla per andare avanti”.
I processi la angosciano?
“Sono convinto che la squadra sta bene e meritava di più, quindi sono tranquillo. Sento cosa dicono, ma non perdo la testa. Io devo essere ancora più tranquillo, ho letto anche di Jorginho quando lui non era disponibile. Io penso a lavorare su concretizzare di più, con tutta la mia passione e voglia di vincere. Siamo sulla strada giusta, ora dobbiamo vincere e lavorare ancora di più…”.
Sono state espresse tante perplessità sul ruolo di Zuniga ad Udine
“Secondo voi da esterno alto va dentro o attacca lo spazio? Lui converge, quindi Maggio ha fatto tanti cross. Certo, possiamo dire che non è andato bene, ma Zuniga ha buon palleggio ed è utile quando schieri due centrocampisti difensivi. Anche i cross, noi ne abbiamo fatti più di tutti in serie A. I numeri dicono che tante cose abbiamo fatto bene, così come dicono che abbiamo subito tre reti e dobbiamo migliorare, ma non sono cinque reti in una partita. Certo, non dobbiamo subirne nessuna, ma siamo sulla strada giusta. Ora col Palermo se vinciamo è tutto ok, se non vinciamo allora per forza vuol dire che abbiamo sbagliato partita.”
Rispetto al ritiro di Dimaro si è visto un giro-palla molto lento e pochi movimenti che lei vuole
“La squadra sta bene secondo noi. Abbiamo cambiato gli uomini proprio per avere la stessa intensità. Il giro-palla è lento, ma dipende anche dall’avversario, se pressa o resta basso. Una cosa è giocare con Jorginho, un’altra con Michu che è alto e quindi più lento ed è un giocatore più d’area di rigore”. “Ho letto che David Lopez non è al meglio fisicamente, ma secondo me è stato un portento. Solo De Guzman ritengo sia in ritardo di preparazione mentre Michu per le sua caratteristiche fisiche predilige l’inserimento e non il palleggio come Hamsik per questo è parso più lento”.

Ritiene che la squadra sia più adatta ad una mentalità europe, quindi nel breve periodo, o può fare bene anche in campionato?
“Con i parametri imposti dalla società abbiamo fatto un mercato che si è adeguato a quello che serviva al Napoli, con una rosa più equilibrata. Il mio approccio ogni partita è per vincere: quando cambio 2-3-4-5 giocatori lo faccio per vincere, non perché non mi interessa una competizione. Può darsi che sbaglio, ma se bocciamo subito i giocatori la rosa si accorcia, se invece cresce possiamo puntare a fare bene in entrambe le competizioni. Cosa significa fare bene? Se la Juventus fa 100 punti sarà difficile, se la Roma ne fa 90 è difficile, ma le altre sono lì. Ma non puntiamo a fare bene un anno, ma a costruire qualcosa. La realtà è che sempre le stesse squadre sono forti nei vari campionati, io ho vinto con le squadre che non hanno il fatturato più alto. La realtà è quella, ma non sempre accade quello e per questo io dico che possiamo farcela…”

Fonte: Tuttonapoli.net

Massimo Avino

"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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