Cammaroto fa il punto sul calciomercato del Napoli. Sentite che dice su Berardi, Vrsaljko…

Emanuele Cammaroto fa il punto sul calciomercato del Napoli su napolimagazine.com, ecco quanto dice: “Le trattative in corso sono due: Vrsaljko e Berardi: il resto è contorno mediatico. Con il croato c’è l’accordo per un quinquennale ma si tratta di convincere l’Atletico ad abbassare le pretese. Gli spagnoli chiedono 20 milioni, cifra spropositata, Adl invece non vuole andare oltre i 15/16 milioni. L’esterno è fuori dai piani tecnici del club iberico. La novità che mi risulta è che Simeone ha dato l’ok alla cessione di Vrsaljko. C’è ottimismo per la stretta finale, la sensazione è che nei prossimi giorni i due club si verranno incontro a metà strada sul costo del cartellino. In attacco Giuntoli vuole subito Mimmo Berardi, e lo aveva praticamente già preso in estate quando il giocatore era d’accordo per il passaggio al Napoli ma venne stoppato dalle pretese sconsiderate di Squinzi che valutava la punta 45 milioni. In quel frangente a far saltare la trattativa contribuì anche la scelta di Zapata che ha preferito la Sampdoria al Sassuolo e allora è venuta a mancare una contropartita di livello per convincere gli emiliani ad abbassare il prezzo. Ora la musica è cambiata e il Sassuolo non può più chiedere la luna, lo stesso Berardi è entrato nell’ordine di idee che il suo ciclo con gli emiliani è arrivato al capolinea. Sarri ha dato il placet all’operazione perché considera Berardi l’ideale vice Mertens e può fare anche l’esterno. Alla fine lo scenario ideale è quello dell’arrivo di Berardi con il recupero graduale di Milik, che Sarri vuole comunque tenere in squadra. Il Napoli mette sul tavolo delle trattative con il Sassuolo soldi più Giaccherini e Tonelli. La verità esatta va oltre le smentite di rito di queste ore, che fanno parte del gioco: c’è accordo totale tra il Napoli e Berardi mentre non è stata ancora presentata l’offerta definitiva a Squinzi. Non è nemmeno da escludere che nell’affare possa rientrare Inglese, sul quale Sarri ha emesso la sentenza: può restare al Chievo sino a giugno, altrimenti a Napoli farà sei mesi di panchina come Pavoletti anche perché è del tutto evidente a chiunque come il Napoli che gioca alla playstation non possa reinventarsi un gioco a febbraio, in piena lotta scudetto, e passare dalla sera alla mattina al vecchio lancio lungo e palla alta