La Gazzetta dello Sport, nel suo settimanale ET ha intervistato Antonio Careca, uno dei giocatori più rappresentativi della storia del Napoli, che ha fatto parte delle pagine più gloriose della storia del club. Ecco un estratto dell’intervista: “Il Napoli? Vedo ogni tanto qualche partita. Ma nei fine settimana ho impegni con la selezione paulista Masters. E il Careca Sport Center, sito di attività sportive ma anche per show ed eventi. Faccio pure il consulente tecnico. Non posso giudicare, però per vincere lo scudetto e l’Europa League bisogna avere una rosa molto ampia. E non solo per quantità. A volte il Napoli parte bene ma poi cala il ritmo. Per vincere bisogna essere regolari. Così tornerà grande. Il rapporto con il Napoli? In passato ho segnalato molti calciatori che non sono stati acquistati dal Napoli. È da quando lasciai il club per andare in Giappone nel 1993, che segnalo elementi. Di recente ho parlato col figlio di De Laurentis. Però non c’è stata intesa per una collaborazione. In passato avevo fatto i nomi di Kakà, Hernanes, Pato prima che approdassero in Italia. Pato sta disputando una delle migliori stagioni in carriera al San Paolo, segna molto, è giovane, può tornare in Seleção. I miei ricordi? Giocare a Napoli mi ha portato solo gioia e allegria. Scendere in campo con Diego, Carnevale, Giordano, Crippa, De Napoli… C’era un gran feeling. E poi un calcio di alto livello, una gran voglia di vincere. Eravamo sostenuti da una tifoseria che ci spingeva per 90′. A dicembre torno in Italia per presentare un libro sul club. Ovvio, tifo sempre Napoli”.
Fonte: Ultimecalcionapoli