CdM – 25 milioni investiti e due anni di lavori. Ecco come sarà il nuovo San Paolo senza pista atletica e con meno spettatori

Per rifare il San Paolo Aurelio De Laurentiis mette 25 milioni sul piatto della bilancia. Il presidente del Napoli ha definito «il quadro economico e gestionale che completa lo studio di fattibilità già presentato dalla Società Sportiva Calcio Napoli il 30 Giugno», spiega una nota di palazzo San Giacomo, i cui termini di presentazione scadevano ieri. Il San Paolo del futuro sarà quindi uno stadio da 45 mila posti al massimo, con i settori Distinti e Tribune a 7 metri del campo di gioco, due maxischermi, l’eliminazione totale del terzo anello e la chiusura del primo anello. Le panchine saranno ricavate all’interno della tribuna centrale, in stile-inglese, mentre il campo da gioco sarà centrato rispetto ad oggi che è più vicino alle Tribune e più lontano dal settore Distinti. Sparirà, gioco-forza, la pista di atletica che sarà ricoperta dalle nuove tribune. Almeno 25 saranno invece gli Skybox. Previsto all’esterno un centro commerciale e un rivestimento dello stadio sul genere dell’Allianz Arena. In ballo potrebbe esserci forse anche il cambio di nome della struttura che potrebbe prendere il nome di uno sponsor. Immancabile un museo della storia del club. Sono previsti interventi anche all’esterno, su piazzale Tecchio, dove verranno realizzati centinaia di parcheggi a raso. De Laurentiis vorrebbe anche sfruttare i circa 600 posti auto sotterranei, mai aperti, realizzati in occasione dei Mondiali di Italia 90. Parte ora l’istruttoria e l’analisi del progetto da parte degli uffici comunali competenti che compongono la cabina di regia, coordinata dal Gabinetto di De Magistris. Mentre gli uffici dell’assessore allo sport, Ciro Borriello, stanno predisponendo la convenzione-ponte per l’affidamento dello stadio al Napoli fino alla firma del contratto, quindi all’avvio dei lavori. Lavori che dureranno circa due anni e che quindi dovranno procedere per sezioni, atteso che al San Paolo il Napoli dovrà giocarci sempre.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Carmine Gallucci

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