Centro Ester – Un’eccellenza nella periferia est di Napoli

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È stato conferito al Centro Ester il riconoscimento di “Scuola Calcio d’elite”. Il direttore Russo: “Abbiamo progetti importanti”.

Con un post sui profili social, il Centro Ester ha annunciato la notizia di aver ricevuto il conferimento di “Scuola Calcio d’élite” dal Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC SGS), per aver ottenuto e preservato i requisiti necessari al fine di tutelare e attuare i punti della “Carta dei diritti dei bambini”. Il Centro Ester rappresenta nel quartiere napoletano di Barra (VI municipalità) e non solo, un’istituzione, che attraverso attività educative, socioculturali e sportive è il punto di aggregazione e di contrasto alle difficoltà che la zona orientale di Napoli mette in evidenza.

Le origini

L’impianto polifunzionale nasce nel 1979 a cura di Padre Adolfo Russo e ha come obiettivo quello di dare vita ad uno spazio di assistenza, cultura e sportiva, per le persone del quartiere e della provincia con il fine di far emergere tre importanti elementi, cari al fondatore, la “passione, l’allegria e la caparbietà” (così come recita il sito ufficiale).

Nei suoi quarant’anni di età, il Centro Ester ha affrontato diverse fasi: con la partecipazione della squadra femminile di pallavolo nella Serie A2; la crisi economica e finanziaria dovuta ad un ammontare di debiti che hanno costretto alla chiusura degli impianti; fino ad arrivare all’ acquisizione da parte del Presidente Pasquale Corvino, dando il via a nuovi importanti progetti.

Le parole di Salvio Russo

Il riconoscimento ottenuto dal Centro Ester è stato accolto con tanto fervore sia dagli iscritti e soprattutto dai dirigenti. In tal occasione, il Direttore generale Salvio Russo ha rilasciato un’intervista per i nostri lettori:

Cosa rappresenta per il Centro Ester il titolo di “Scuola Calcio d’Élite?
Questo titolo rappresenta un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Dal momento che è stato messo il primo pallone sul campo di calcio nuovo in erba sintetica. Il Centro Ester ha avuto come obiettivo di affrontare le tantissime difficoltà di questo quartiere con la qualità del lavoro”.

Quali sono e come vengono insegnati i valori alle future generazioni di campioni?
Il discorso è molto più ampio. La forza del Centro Ester è di essere elemento polifunzionale dove le famiglie sanno che dalle 15:00 alle 20 i propri figli vengono immersi in attività che permettono un incremento della socializzazione. Il Centro Ester è un posto ovattato in cui le differenze e le difficoltà del contesto vengono lasciate fuori. L’interesse del Presidente Corvino è avere un ambiente sicuro in cui le disuguaglianze sociali, religiose e razziali non devono per nulla esistere. Infine, l’importanza della scuola calcio Centro Ester Carioca è quello di creare una possibilità a tutti di poter un giorno giocare nel calcio che conta.”

Dopo il fallimento del 2017 e la riapertura grazie al Presidente Pasquale Corvino, il settore della scuola calcio è ripartito da una importante fusione con la Carioca, altra scuola calcio del quartiere, da sempre una “rivale” (s’intende una rivalità onesta). La chiave del successo sta proprio nella tipica frase “l’unione fa la forza”?
“Il progetto con la scuola calcio Carioca e la successiva fusione nasce da una idea di Pasquale Miele, presidente della stessa, che ha voluto fortemente creare un settore calcio giovanile mettendo a disposizione la propria esperienza. Allo stesso tempo, il Centro Ester non ha voluto abbandonare gli allenatori, i magazzinieri e dirigenti della gestione precedente mettendo in moto un mix perfetto. L’elemento più importante è stato quello di aggiungere uno staff ancora più qualificato e professionista con figure come Ciro Muro, ex giocatore del Napoli ai tempi di Maradona; Generoso Rossi, ex portiere del Bari; il direttore Edoardo Maresca e il dirigente Vincenzo Russo. L’obiettivo è quello di garantire un posto di aggregazione nel quartiere est di Napoli attraverso la qualità e la professionalità.”

A seguito del Coronavirus come è cambiato il modo di insegnare calcio?
Ha cambiato il modo di fare sport in generale, noi come società ci siamo impegnati per far rispettare tutte le norme sul distanziamento sociale e le nostre attività non son riprese finché non c’è stato il via libera. Come tutti gli sport di contatto, il Centro Ester si è fermato ed ora siamo pronti a ripartire sempre rispettando le regole vigenti.”

Quali sono i futuri obiettivi del Centro Ester?
Il Centro ha obiettivi a lungo termine, si parla di 3-4 anni con la voglia di mantenere a lungo questo titolo di scuola calcio d’élite di migliorarsi sempre di più. Miglioreremo lo staff, sperando che tra le nostre trafile possano nascere tanti campioni del futuro avendo la consapevolezza di essere cresciuti in un ambiente che ha insegnato i valori per diventare uomini.”

Francesco Abate