Corbo: “Icardi prima punta, James alle sue spalle? Il nuovo Napoli ha un De Laurentiis più determinato…”

Corbo sul Napoli

Corbo: “Icardi prima punta, James alle sue spalle? Il nuovo Napoli ha un De Laurentiis più determinato…”

Antonio Corbo scrive sul nuovo Napoli nel suo editoriale  per Repubblica ‘Il Graffio’:

Ma ci voleva il ritorno di Sarri in Italia per scatenare De Laurentiis? Alla svolta dei quindici anni di presidenza, piomba sul mercato. Il Napoli c’è, lui pure. Non sparge slogan. «Ancelotti è il nostro Ronaldo» fu il disco della scorsa estate, ma ha smesso presto di girare. Sembra tutto diverso. Mai così credibili e vicini i nomi che si leggono. James Rodriguez, Manolas, affiora nelle ultime ore Icardi.

C’è una strategia nella nuova comunicazione. Il presidente ha tre punti di riferimento. Sarri, Ancelotti e Conte.

1) Sul suo ex allenatore De Laurentiis dice tutto quando tace. Ha ordinato il silenzio sulle frasi che l’ex innamorato di Napoli lancia da Torino, dolci come gianduiotti. «Se mi fischiano o mi applaudono a Napoli per me sarà sempre un gesto d’amore», fa sapere Sarri ai sempre meno nostalgici di Fuorigrotta.

De Laurentiis ha prodotto due film da titolo “Manuale d’amore”, conosce bene il tema. Non ci casca. In segreto, dice a stesso e ad Ancelotti che il Napoli quest’anno deve rendere di più, magari con metodi meno morbidi. Perché ritiene che Sarri e Conte possano davvero elettrizzare il campionato.

Sta anche a lui però attrezzare meglio la squadra. Una scossa urgente per molti motivi. La flessione di fine inverno (febbraio-aprile, 17 punti persi su 33, addio a Europa League e Coppa Italia) ha allontanato i tifosi e creato sconcerto tra gli sponsor.

Nella scorsa stagione, il confronto indiretto era tra Ancelotti e Sarri, tra Napoli e Chelsea, con De Laurentiis sullo sfondo. Aumentò il dissenso per la fuga dell’ex ragazzo proletario di Bagnoli verso una valanga di sterline.

Quest’anno il confronto è diretto: tra Juve e Napoli, tra Sarri e Ancelotti. Chi fa vincere e giocare meglio?

2) Con Ancelotti i rapporti sono cambiati. Hanno smesso di amarsi. Non affondano più nel miele. Ecco, si rispettano nei confini dei rispettivi ruoli. Ancelotti al contrario di Mazzarri e Sarri fa nomi e cognomi dei giocatori che gli servono.

Rodriguez, Manolas e Lozano i primi esempi. Il presidente invece evita autonomie né si consiglia con Andrea Chiavelli, che a sua volta consulta Cristiano Giuntoli, l’esperto. Ora De Laurentiis deve mediare da solo tra le richieste pressanti di Ancelotti, le risorse del club e l’interesse a comprare giocatori che vadano bene per l’attuale allenatore come per i prossimi.

Sarà un caso, ma su Rodriguez precisa: «Non credo sia utile al nostro gioco, ma Ancelotti lo conosce e se lo chiede è sicuro di trarne il massimo, quindi faccio di tutto per accontentarlo». Un modo per caricare l’allenatore di responsabilità su un acquisto importante.

Altra mossa da interpretare è la gerarchia modificata dei medici. Sarà rivelata a luglio. Esce il capo, Alfonso De Nicola: dirigerà un centro di alta ricerca con lo scienziato Antonio Giordano. Coglie l’occasione De Laurentiis per fermare le tensioni interne.

Con Ancelotti, il figlio Davide, il preparatore Mauri e l’assistente dei portieri Nista, il fisiatra De Nicola ha avuto qualche battibecco in più. De Laurentiis spera che quest’anno si riducano gli infortuni muscolari, come negli anni scorsi.

3) Grande stima per Conte e la sua capacità di rilanciare l’Inter. Sarà un’altra temibile anti-Juve. In attesa di Lukaku a Milano l’Inter ha Icardi in uscita. Possibile fantasticare: Icardi prima punta, James alle sue spalle? Con Insigne o Lozano a sinistra, Callejòn o Fabian Ruiz a destra. Anche il mercato fa pensare ad un nuovo modulo. È l’ora del 4-2-3-1?”.

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