Corbo: “Il Napoli fa immaginare al mondo come si giocherebbe in Paradiso, ma c’è il dovere di riparare un aspetto…”

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Antonio Corbo analizza Napoli-Real Madrid nel suo editoriale per Repubblica, Il Graffio

“Finita, è finita la grande illusione in una serata che rimane memorabile: il Napoli lascia all’Europa un’ora di Calcio Paradiso, per un tempo fa immaginare come si giocherebbe lassù. Sarri vince e perde a modo suo. Prevale sul Real Madrid per lo spettacolare congegno offensivo, ritmo da ultrasuoni, rapidità e precisione nelle trame d’attacco, fino a bloccare i meccanismi della più forte squadra al mondo. Ma la subisce per un difetto strutturale che il Napoli non ha mai saputo correggere: c’è sempre un avversario libero in area che salta al settimo piano su cross alto. Si riapre, è inevitabile. il dibattito sulla strategia difensiva nei calci piazzati: guardare la palla o l’avversario, marcare a zona o ad uomo, c’è tempo per decidere, la Champions è finita, Coppa Italia e campionato no.

“Sarri indovina la prima mossa. Indeciso sul mediano destro, resiste al ricordo della formidabile prova di Rog a Roma, fa uno strappo alle sue regole, cambia per intuito e non per necessità: riporta il più tenace dei suoi mediani, l’incontrista Allan, restituendo al Napoli il guerriero brasiliano che tanto mancò a Madrid. Allan si lascia tradire dalla sua esuberanza solo nella ripresa, purtroppo subisce un’ammonizione e Sarri lo sostituisce con Rog. Momenti fatali quelli del cambio: proprio nel dodicesimo minuto del secondo tempo, il Real infatti raddoppia, si ripete Ramos di testa e smonta senza appello uno splendido Napoli. […] Oltre gli applausi c’è il dovere di riparare la difesa. Guardare la palla o l’uomo? Una cantilena che accompagnerà il Napoli nella volata con la Roma per tornare presto in Champions.