Corbo: “Napoli in ritardo su Juve, Milan, Inter e Roma. E preoccupano due questioni…”

Corbo

Antonio Corbo lancia l’allarme sulla situazione di stallo in casa Napoli nel suo editoriale per Repubblica, il Graffio

Due Napoli hanno smesso di parlare. C’è quello dei tifosi: aspetta notizie, è ottimista, spera di vincere lo scudetto 2018. Ha chiuso la stagione così orgoglioso del gioco creato da Sarri da guardare con severa sufficienza la Juve di Cardiff, stirata dal Real Madrid. La Champions ha dimostrato che non è imbattibile: stanca in difesa, vuota a centrocampo, capace con Higuain e Dybala di vincere solo in Italia. E c’è poi il Napoli-società, con il presidente sparito dai radar. È volato in America, mancando lui sembra una società chiusa per ferie, sono sospesi anche i rinnovi dello staff medico e atletico. Tutto tace, a due settimane dalla ripresa. E nessuna delle due grane è stata finora risolta. Dovrà tornare lui e risolvere? Il tempo intanto passa.

C’è un allenatore che considera questo il suo ultimo campionato a Napoli e c’è la porta vuota: tra Reina, Sepe e Rafael chi parte e chi resta? Mistero. Incantato come un vecchio disco in vinile, il mercato ripete che il Napoli forse prenderà il ventenne esterno algerino del Bordeaux, Adam Ounas, ed il ventunenne Alex Berenguer, spagnolo dell’Osasuna. Due giovani talenti, di Giuntoli c’è da fidarsi. Ma se le notizie sono queste, il Napoli non solo è in ritardo su Juve, Milan, Inter e Roma. È fuori tema. Perché lascia due grandi questioni irrisolte, che purtroppo si incrociano.

La prima riguarda Reina. Sembra voglia andar via, ma non arrivano richieste per il 35enne portiere spagnolo. Qui ha ancora un anno di contratto, ma per rimanere Reina chiede un triennale che non avrà mai. Il Napoli concede a fatica la proroga fino al 2019. Una trattativa difficile che non può essere ridotta ad una logica di cifre e rapporti. Trascura il dubbio cruciale sul nuovo contratto: Reina è il portiere giusto per vincere tutto? Due punti sono in suo favore: è un leader e gioca con i piedi 27-33 palle a partita, per i continui retropassaggi, proprio come vuole Sarri. Ma tre sono a sfavore: da qualche tempo para mano, non è disposto alla panchina se il Napoli acquista qualcuno, ha rapporti difficili con il presidente. Un bel rebus. Non rientrano poi nei piani del club gli altri due portieri a libro paga: Rafael che guadagna troppo per non essere ceduto, Sepe che non trova spazio con Sarri.

In Italia occupa la scena Donnarumma. Vicenda che non coinvolge il Napoli per ovvi motivi: ingaggio stratosferico se il giovane stabiese rifiuta i 5 milioni del Milan e l’ingombrante procuratore Raiola, simpatico a De Laurentiis come una zanzara-tigre. Il colpo sarebbe Bernd Leno, 25enne portiere del Bayer Leverkusen e della nazionale tedesca, bravo anche con i piedi, costa 40 milioni. Ma la società non ha elevato abbastanza i fatturati con introiti all’estero. L’operazione Maradona in Cina rimane un sogno di mezzo inverno.

Sulla firma di Reina si defila Sarri. Un motivo c’è. Anche il suo contratto è in scadenza. Il 30 aprile 2018, nel pieno della auspicabile volata scudetto, scatta la clausola che gli consente di andar via a fine campionato, lasciando 8 milioni di penale. L’ha già detto, gli amici lo confermano: Sarri vuol chiudere il ciclo alla grande, promette un grande campionato per poi liberarsi di ogni vincolo, valutare altre offerte per diventare ricco. Non è possibile fermarlo? Nessuno si muove. È ora che riprendano i contatti fra tutti. Accade invece che i tifosi continuino a sognare e la società a tacere. Si prepara così lo scudetto 2018?