Corbo: “Staccata la spina in serie A, ma un aspetto dimostra che il Napoli non è rassegnato…”

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Antonio Corbo commenta il pareggio del Napoli contro il Sassuolo nel suo editoriale per Repubblica ‘Il Graffio’:

“Tutto per una notte, il Napoli dimostra che pensa solo al Salisburgo. Per proseguire in Europa League, stacca la spina in serie A accettando con il Sassuolo un grigio pareggio. Per proteggere il 3-0 di Napoli, prova prima Chiriches poi Luperto accanto a Koulibaly, con esiti modesti. Paventando l’assedio austriaco, sistema una barriera avanzata con Allan e Diawara, squilibrando tutta la squadra. Per non cambiare modulo, allestisce un 4-4-2 che somiglia ad un 4-2-4, più fumoso che pericoloso.

Tutto per una notte e per l’ultimo obiettivo della stagione, il Napoli torna con questo punto sgualcito, che ne segnala ora 18 di vantaggio per la Juve e riduce a 6 il distacco del Milan. Il travagliato turnover dimostra la preoccupazione di Ancelotti per la missione in Austria. I timori sono fondati dopo la prova di Chiriches, un po’ lento nel recupero, e di Luperto che pasticcia con Allan su Boga e Berardi, un bomber discontinuo che agilmente ritrova il gol contro il Napoli.

Che strana stagione per il calcio italiano. Un anno senza pace. A Torino c’è chi stravince l’ennesimo scudetto, mentre l’allenatore urla a futura memoria contro i disfattisti, giurando che non sarebbe un fallimento uscire dall’Europa il 12 marzo, dopo aver puntato una posta immensa sulla Champions con il 34enne Ronaldo, acquistato con la faccia feroce di chi entra in un’armeria per fare pulita ogni piazza, in Italia come all’estero.

Non è meno teso il Napoli che debolmente affronta il Sassuolo, per poi analizzare le parole di un insofferente Insigne, il capitano che si sente sotto tiro. Se allude ad Ancelotti che l’ha platealmente incitato, sbaglia. No, non ce l’ha con lui. Perché Ancelotti gli ha restituito fiducia e posto dopo la brillante prova della coppia Milik-Mertens giovedì scorso. Se ce l’ha con l’ambiente, ha qualche motivo. Gli si chiede sempre e comunque il massimo, magari perché capitano e napoletano. La maturità raggiunta deve tuttavia suggerigli pazienza. Che faccia accademia spesso e che segni di rado è altrettanto vero. Ieri finalmente vi è riuscito.

Qualche tensione lascia il pareggio con il Sassuolo, come si vede. Ed è un po’ di luce dopo la partita, non un segnale di crisi, anzi: dimostra che il Napoli non è rassegnato, ma pronto a reagire. Il turnover, letti i nomi, meritava forse un diverso modulo. Ma il Napoli si è consegnato al 4-4-2 come Sarri al 4-3-3 anche quando gli riesce difficile sviluppare gioco senza Fabian Ruiz, Zielinski e Callejon.

Il Sassuolo scopre due segmenti vuoti tra le due linee orizzontali: c’è troppo spazio a destra tra Malcuit e Ounas l’egoista, a sinistra ta Ghoulam solo in ripresa e l’amletico Verdi. Attenzione: Verdi e Ounas non rendono in quelle posizioni. Verdi è una seconda punta, Ounas può invece essere esterno ma con qualche dribbling in meno. E tutt’e due filano negli ultimi 30 metri, mai ne coprono 60 ciascuno.

Facile per il Sassuolo quindi piazzare Djuricic tra le linee e larghi Berardi e Boga. È lì la chiave tattica. Boga, poi, 22enne marsigliese di genitori ivoriani e scuola inglese è tra i nuovi talenti di quest’anno. Formidabile, pagato 3,5 milioni. Ecco un bell’acquisto. Siamo certi che Ounas, Younes, Verdi siamo già nel futuro, siano da Napoli? Meglio pensare a giovedì, forse ha ragione Carletto”.