Coronavirus ed ambiente – Ne abbiamo parlato con l’assessora Nicoletta Fasanino

coronavirus ambiente

Coronavirus ed ambiente – La redazione di ForzAzzurri si è spostata presso il Comune di Nocera Inferiore per incontrare l’assessora Nicoletta Fasanino.

Con l’assessora all’Ambiente abbiamo parlato del suo percorso degli effetti che avrà l’emergenza epidemiologica in corso sul territorio e sulle abitudini dei cittadini:

Assessora può raccontare un po’ di sé ai nostri lettori?

“Sono la secondogenita di sei figli, di cui 5 donne. Mi piace raccontarlo perché oltre al fatto che si tratti della mia famiglia, rappresenta il mio punto di partenza: una piccola comunità dove ci si aiuta l’un l’altra, a fare i compiti come nella vita. Dove ciascuna doveva fare la sua parte per aiutare entrambi i genitori che lavoravano come dipendenti pubblici. Una famiglia “umile, ma onesta”, come diceva il grande Troisi, in cui a volte si litigava per il troppo chiasso che mi impediva di studiare. Liceo Classico prima, Ingegneria civile per l’Ambiente e il Territorio, poi. Sono stata sempre amante della natura e degli animali, perciò ho scelto quel percorso di studi. Ho sempre sentito di dovermi impegnare per tutelare l’ambiente. Fin da piccola le mie sorelle giocavano con le bambole e io con le costruzioni e ad arrampicarmi sugli alberi. Da “grande” mi sono avvicinata al trekking che resta una delle mie passioni.”

Così giovane già ricopre un incarico così importante.

“E’ un incarico impegnativo sia dal punto di vista lavorativo che morale. A dire il vero è il secondo, nel 2017 più di 800 colleghi della Provincia di Salerno hanno espresso la loro preferenza eleggendomi nel Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri, e tra i 15 consiglieri sono anche la più piccola d’età.

Sento di dover dimostrare che è possibile e necessario impiegare persone competenti in politica e che, appunto, solo così possiamo risollevare le sorti della nostra meravigliosa terra. Ho studiato tanto e lavorato sempre sodo partendo dagli incarichi più umili ed ho imparato che tutto serve nella vita, che in tutto ciò che ci capita dobbiamo trattenere il buono o trovarci del buono. Questo fa sicuramente di me una persona capace di affrontare più facilmente le difficoltà e andare avanti. Una caratteristica fondamentale se si vuole lavorare in un territorio come il nostro dove lo sport preferito è “creare difficoltà” a chi vuole lavorare onestamente. Spero che possa essere un esempio per i tanti giovani campani che sono “affamati” di cambiamento per la nostra terra.”

Come influisce e come influirà il passaggio del virus sull’ambiente?

“I primi effetti sono stati già rilevati e raccontati dalle Agenzie regionali per la Protezione Ambientale  in tutta Italia soprattutto sulla qualità dell’aria. Questa constatazione – continua l’assessota su coronavirus ed ambiente –  ha il senso della scoperta soltanto per chi non è ancora convinto che le attività dell’uomo incidono sull’ambiente e dobbiamo imparare a vivere in maniera sostenibile. Al passaggio del virus dovremmo cercare di portare avanti questa consapevolezza acquisita, impegnandoci maggiormente, tutti, ad eliminare le nostre cattive abitudini e a convertire il nostro modo di vivere, produrre e consumare. Ancora oggi, mentre molti urlano contro le aziende che scaricano abusivamente, conferiscono rifiuti in maniera irregolare provocando non poche criticità.”

Coronavirus ambiente

L’assessora Nicoletta Fasanino

Quali sono le abitudini quotidiane da modificare per combattere la trasmissione del virus?

“In questo momento è fondamentale ridurre i contatti e gli incontri con chiunque perché siamo tutti possibili portatori del virus, per questo è importante uscire solo se strettamente indispensabile e quando lo si fa usare guanti e mascherina. Una volta tornati a casa, bisogna mettere i propri vestiti in una busta per poi lavarli direttamente (usando sempre i guanti), togliere guanti e mascherina riponendoli in una busta e disinfettando le proprie mani. E’ preferibile che vada a fare la spesa, ad esempio, sempre la stessa persona e che quando torna a casa usi le precauzioni del contatto con gli altri: mai bere dallo stesso bicchiere o usare le stesse posate, ecc. E’ l’unico modo per prevenire.”

Come giudica l’azione di Governo in aiuto a cittadini ed imprese?

“Il Governo, a mio modesto avviso, ha risorse limitate per affrontare l’emergenza dal punto di vista economico e sociale perché l’Italia è un Paese che ha mai imparato a prepararsi alle emergenze. Alcune di queste le ha anche gestite male: pensiamo al terremoto nella valle del Belice dove invece di costruire strade e case, ha costruito opere d’arte per “rallegrare” la popolazione. Scelte che però ancora gravano sulle nostre tasche. Le misure non hanno riguardato le esigenze di tutte le categorie di lavoratori, si pensi ai liberi professionisti, né alle lavoratrici madri che stando a casa difficilmente, senza aiuti, riescono a conciliare il telelavoro con le esigenze domestiche. Come si fa a lavorare con i figli in casa e senza una baby sitter? Così come non sono state previste misure specifiche per i diversamente abili soprattutto sordi e sordomuti. Le emergenze gravano sempre di più sulle fasce deboli, ma ce ne dimentichiamo sempre. Per non parlare poi dei soldi trasferiti ai comuni senza considerare le vere necessità delle persone in funzione degli stadi dell’emergenza: dopo un mese le persone non hanno soltanto necessità di pane e pasta, ma anche di beni “secondari”: assorbenti, prodotti per l’igiene personale, giochi per i bambini, ecc.”

Come valuta le restrizioni della Regione Campania?

“Le misure intraprese dalla Regione sono state “salvavita” e fatte sempre in maniera tempestiva, nonostante i ritardi del Governo o scelte non preventivamente condivise, abbiano creato non pochi problemi. Si pensi alla chiusura delle regioni “rosse” annunciata prima dell’emissione del provvedimento e senza prima avvisare le regioni perché potessero organizzarsi per i controlli.

Fondamentale è stata l’attivazione dei Covid Hospital e degli ospedali da campo, anche se questo dimostra in quale stato fosse la sanità campana in cui continuano a presentarsi casi proprio tra gli operatori sanitari o, peggio, tra pazienti dimessi dopo la cura di altre patologie. Quando l’emergenza sarà finita ci sarà da fare una seria e profonda riflessione perché se pure è vero che la Campania sta dimostrando una inaudita forza nel rispondere a questo male invisibile, nonostante lo stia facendo con le scarpe rotte, è anche la regione dove si muore di più anche a causa dell’inaccessibilità alle cure e all’elevato inquinamento ambientale a cui sono esposti i cittadini.”

L’assessora Fasanino è stata nostra ospite nel corso della trasmissione “#FacciamociCompagnia” del 14 aprile, trasmessa in diretta video sulla pagina ufficiale Facebook di ForzAzzurri ma visibile anche qui:

 

Mario Scala

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Mario Scala

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