Corriere dello Sport: Benitez sfida Mazzarri. A San Siro un match che potrebbe decidere il destino di entrambi

BENITEZ-MAZZARRI 0810“Manca ancora tanto, dodici giorni a partire da oggi, però i polsi già tremano e il countdown è cominciato inesorabile domenica sera un istante dopo la fine della partita con il Torino al San Paolo: Inter-Napoli, nella mente e sulla pelle.
Inter-Napoli ovunque e comunque: perché il destino, che quando ci si mette sa essere perfido davvero, ha deciso che la grande sfida del prossimo 19 ottobre potrebbe anche essere quella che può cambiare la vita: di tutti o magari soltanto di qualcuno.
Nel dubbio, Rafa non molla un centimetro e lavora. E studia: a San Siro, in ballo non ci sarà soltanto l’orgoglio dell’ex nerazzurro contro l’ex allenatore del suo Napoli, ma soprattutto il futuro. L’ambizione. E una delle ultime chance: lo scudetto puntato nel corso dell’estate è ancora molto lontano, certo, però forse è ancora troppo presto per arrendersi così.
LA REAZIONE. E allora, le dodici giornate di Benitez e di Mazzarri: entrambi ex, entrambi reduci da periodi diversamente complessi e soprattutto in attesa della prossima sfida che li vedrà uno di fronte all’altro. Ancora tremenda la situazione dell’Inter dopo le batoste subite contro il Cagliari di Zeman e la Fiorentina di Montella, migliorata notevolmente quella del Napoli: le due vittorie consecutive in campionato contro il Sassuolo e il Torino – tre considerando anche quella di Bratislava contro lo Slovan in Europa League – non hanno soltanto migliorato la classifica degli azzurri, ma soprattutto hanno restituito a Rafa una squadra capace di incassare, soffrire e poi di reagire di forza.
Ritrovati i punti, sono riapparsi il morale e il carattere che erano sembrati smarriti fino al pareggio del San Paolo contro il Palermo: adios, sindrome di Bilbao.
CHE PARTITA. Milano da bere tutta d’un fiato, allora, a mo’ di elisir: una settimana di cura intensiva è bastata a riprendere il colorito, certo, ma ora il Napoli deve dimostrare di essere ancora forte e ambizioso innanzitutto a se stesso e poi al resto di un’Italia che, fino a all’altro ieri, lo accreditava tra le pretendenti allo scudetto.
Benitez è troppo scafato, troppo intelligente per pensare che la storiaccia dell’avvio negativo sia finita con le due vittorie con il Sassuolo e il Torino, e anzi conosce perfettamente il significato della trasferta con l’Inter: brindare ancora, e soprattutto con una grande (sebbene in crisi), varrebbe una scossa di adrenalina e un pienone di autostima. Altro che i veleni dell’ex, le rivincite e la sfida con Mazzarri: tutte chiacchiere e bla-bla, di fronte all’incidenza della partita sul campionato degli azzurri.
LE MOTIVAZIONI. La sosta, considerando gli ultimi eventi, probabilmente ha complicato un po’ i piani, perché l’ottimo abbrivio azzurro si coniugava a perfezione con il momentaccio interista, però la storia dice questo e così sia. Pausa: di campionato, non di lavoro. Almeno fino a venerdì: Rafa e i suoi si riposeranno da sabato a lunedì, e poi il giorno dopo riprenderanno la preparazione contando i nazionali e le motivazioni.
Comprese quelle di Mazzarri: perché se il Napoli ha l’assoluta necessità di dare continuità e un senso al periodo in questione, l’Inter ha il dovere di rialzarsi e ripartire. Sarà una grande sfida: meno dodici”

 

Fonte: Corriere dello Sport

Carmine Gallucci

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