Napoli, decisive le prossime tre gare?
Il calendario aiuta il Napoli: il confronto con il Milan
Solo una Roma col sangue agli occhi ha osato tanto. E come poteva non essere altrimenti dopo che Josè Mourinho aveva, in tutti i sensi, messo a ridicolo la propria squadra dopo la sconfitta in Norvegia. Quel “qualcuno di voi non giocherebbe nemmeno in Serie B” riferito ai propri giocatori e sbattuto su tutti i giornali ha avuto il suo colpo ad effetto. Mou lo sapeva sin dall’inizio che tra il Bodo e il Napoli la gara che contava di più era quella dell’Olimpico. In Europa League i giallorossi hanno le loro sicurezze e garanzie di superare il girone e non era di certo l’appuntamento in terra nordica a dover mettere preoccupazioni. Piuttosto, il portoghese aveva bisogno del massimo potenziale contro gli azzurri: e cosi è stato. Quella frase piena di spine ha punto i propri giocatori. Li ha messi a nudo davanti a tutti. Mourinho è un motivatore: lo conosciamo bene. Ha gestito negli anni caratteri forti: Ibrahimovic all’Inter, Cristiano Ronaldo al Real Madrid e quasi in ultimo Mkhitaryan al Manchester United. Sapeva che attaccare la squadra prima di un match importante avrebbe portato ad un buon risultato: e così è stato.
Il pareggio dell’Olimpico di domenica sera può considerarsi tale: un punto per parte che accontenta tutti e che non divide la stampa. Certo, una vittoria del Napoli avrebbe condannato la Roma ad un baratro mentre una sconfitta avrebbe ugualmente applaudito gli azzurri per quanto fatto finora. Da Castelvolturno guardano il bicchiere più che mezzo pieno. Il filone di vittorie, interrotto solo alla nona giornata, non compromette le ambizioni partenopee. Solo il Milan sta tenendo testa (giocherà questa sera contro il Torino) al Napoli: entrambe a 25 punti. La terza candidata al titolo è l’Inter a 18, segue la Roma a 16. Rispettivamente un -7 e un -9 che tengono a debita distanza le rivali.
Il calendario aiuta il Napoli: due gare al Maradona ed una trasferta quasi “in casa”
Ma adesso ci sarà tempo e modo per respirare. Il Napoli ha un calendario ostico, ma non troppo. Tutte le partite sono difficili, hanno una storia a sé e può capitare sempre qualcosa: si parte giovedì nel posticipo contro il Bologna al Maradona, per poi fare tappa a Salerno nel derby campano e chiudere prima della sosta contro il Verona nuovamente tra le mura amiche. Nessuna trasferta lontana se non quella di Europa League contro il Legia Varsavia. L’occasione è ghiotta se si pensa che il Milan, squadra con cui condivide il primo gradino della classifica, dovrà affrontare il Torino a San Siro, la Roma all’Olimpico per poi ritornare in casa nel derby della Madonnina contro l’Inter. Il momento cruciale del campionato potrebbe arrivare ben presto se gli uomini di Spalletti continueranno ad avere la costanza mostrata finora e piedi ben saldi per terra.