Danimarca, la Federcalcio danese ha organizzato una conferenza stampa per dare aggiornamenti sulle condizioni di Christian Eriksen
Danimarca, la Federcalcio danese ha organizzato una conferenza stampa per dare aggiornamenti sulle condizioni di Christian Eriksen, colpito ieri da malore durante la gara Danimarca-Finlandia.
Danimarca, il medico ribadisce:
“Con la sua rapidità e il suo comportamento, Kjaer ha salvato la vita di Eriksen”. Hjulmand: “È stato un enorme sollievo vedere Christian sorridere oggi. La squadra ha reagito in maniera coraggiosa allo shock. Sono felice di aver visto Christian vivo”.
Domanda per il medico: cosa ha causato l’incidente?
“Non abbiamo una spiegazione sul perché, non so rispondere. Non possiamo dare una risposa chiara, Christian è ancora sotto controllo in ospedale”.
Al ct Hjulmand viene chiesto come si sia arrivati alla decisione di riprendere la partita.
“Sia io che i giocatori ci siamo assicurati che Christian stesse bene prima di prendere una posizione al riguardo. La UEFA ci ha dato due opzioni: o completare il match in serata o riprendere il giorno dopo (oggi, ndr) alle 12. Onestamente non credo che saremmo dovuti tornare in campo”.
Il ds Moeller interviene.
“Onestamente, la squadra non è stata costretta a fare nulla. È stata una decisione difficile, abbiamo scelto di prenderla”.
Domanda per Hjulmand: riuscirà la squadra a concentrarsi sulle prossime partite?
“Domani proveremo a ritrovare il focus, i giocatori hanno sofferto un trauma, patito lo stress. Forse per qualcuno è ancora troppo presto per riuscirci, cercheremo di usare questo evento per unirci ancora di più e fare il nostro meglio nei prossimi incontri. Penso che ci riusciremo”.
Altra domanda per Hjulmand: cosa le ha detto quando vi siete sentiti?
“Era preoccupato per noi e per la sua famiglia, ha detto che non si ricordava molto e che era preoccupato per noi. È tipico di lui, questo dimostra che grande giocatore e che grande persona sia. Voleva che giocassimo, è un calciatore e si sente meglio quando si gioca a calcio. Cercheremo di giocare per lui”.
Ancora una domanda per il medico Boesen. La squadra ha ricevuta assistenza psicologica?
“Sì, ci sono stati quattro professionisti in hotel con la squadra durante la notte. Abbiamo fatto dei gruppi di aiuto, tutti hanno potuto esprimere i loro sentimenti. Questa mattina questi professionisti sono tornati, così i giocatori hanno potuto beneficiare di un aiuto medico, apprezziamo molto l’aiuto arrivato da fuori”.
Altra domanda per il ct. Siete delusi che la UEFA non vi abbia fornito un’alternativa a giocare la partita?
“Guardando indietro, penso che sia stato sbagliato far scegliere ai giocatori tra le due possibilità. Erano in condizioni di stress e non sapevano come stesse il loro amico. Ho la sensazione che non avremmo dovuto giocare, magari saremmo dovuti solo salire sul bus e andare a casa. Ma è una cosa che penso ora, è stata una decisione difficile. Penso che sia stato sbagliato far scegliere ai calciatori. Io sono orgoglioso di loro, intendiamoci. Ieri abbiamo visto cosa è il calcio: spirito di squadra, compassione, amore. È stato anche un grande segnale”.
Risponde anche il ds.
“Alla fine, la decisione è stata presa dai leader. Nessuno deve incolpare i giocatori, non ho sentito alcuna pressione da parte della UEFA, ma non sono sicuro effettivamente che sia stata la cosa giusta giocare. Dobbiamo pensare a cosa fare in futuro: amiamo tutti il calcio, ma non è la cosa più importante al mondo. Quando accadono cose brutte dobbiamo pensarci”
Domanda per il medico: quanto siamo stati vicini a perdere Eriksen? È stato un arresto cardiaco?
“Era morto… (letteralmente: he was gone, ndr) C’è stato un arresto cardiaco, sì. Non so come abbiamo fatto a riportarlo indietro, è successo in maniera veloce. Non sono un cardiologo, i dettagli sul perché e sul come li lascio agli esperti nella materia”.
Eriksen è stato vaccinato?
“Il suo club ha già risposto, non risponderemo ancora”
Domanda per il ds: ha visto i messaggi dei suoi compagni, a partire da Lukaku?
“Sì, anzi mi scuso se non abbiamo risposto. Voglio ringraziare tutti per il supporto che è arrivato da tutto il mondo, l’abbiamo apprezzato davvero”.
Domanda per il ct Hjulmand. Come stanno Kjaer, Maehle e Braithwaite?
“La prima cosa che hanno dovuto affrontare è stato lo sguardo di Christian, la sua faccia, i suoi occhi. È stata un’esperienza tremenda. Poi anche dover parlare con sua moglie. Poter parlare con lui questa mattina è stata una cosa molto positiva, poi ognuno dovrà riflettere su cosa si portano dietro dopo quanto è successo ieri. Servirà del tempo, a qualcuno magari un po’ di più. Ma tutti noi dovremo farci i conti. Cercheremo di aiutare i giocatori nel miglior modo possibile, ma non sarà semplice. Non è una cosa che ti scrolli di dosso facilmente”.
PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SUL NAPOLI CLICCA QUI
Roma – Il nuovo Advisor della comunicazione è Maurizio Costanzo
Messaggio SSC Napoli per Christian Eriksen: il Tweet
CONTENUTI EXTRA FIRST RADIO WEB
Svizzera al voto su divieto pesticidi e terrorismo