Aurelio De Laurentis: l’artefice del miracolo Napoli
Burbero, immaginifico, spesso insopportabile e intrattabile. Talvolta incomprensibile con le sue uscite che, di primo acchito, sono indecifrabili salvo trovare, in parte, una illuminante spiegazione. Un visionario che ha investito, rischiato e creato laddove nessuno aveva osato utilizzando sistemi che ai più, si pensi al FairPlay finanziario, non competono.
Aurelio De Laurentis nel bene e nel male, e maggiormente nel bene considerati i risultati, è il simbolo della rinascita calcistica partenopea. Il campionato che si sta concludendo, e stravinto dal Napoli, nonché il miglior piazzamento conseguito nella storia del club in Champions League, lo incoronano come il miglior presidente della storia.
L’ingegnere Corrado Ferlaino portò all’ombra del Vesuvio l’Uomo che cambiò per sempre la vita di tanti di noi e la storia di questa città, ma poi ricordiamo tutti quella gestione fallimentare, in termini economici, dove e a quanto tempo di sofferenze calcistiche ci relegò. Proprio da quei fasti e nefasti giorni, dal termine di quella lenta e drammatica agonia, cominciò la resiliente ascesa ad opera del nostro attuale condottiero.
Diversi personaggi e professionisti del pallone giocato, e non, che si sono avvicendati al suo fianco hanno testimoniato come, quando De Laurentis non fosse in grado di ricoprire alcuni ruoli o effettuare trattative, si mettesse ad osservare per imparare dai suoi collaboratori per poi condurre in porto gli affari personalmente.
Il popolo napoletano, nonostante il sentimento controverso, al netto di tutti i successi ottenuti e di un ciclo che si protrae da anni, resta ampiamente fiducioso, basti pensare che l’unica figura di riferimento sempre presente negli ultimi diciannove anni di gestione societaria è sempre e soltanto stata don Aurelio.
Tutti pronti a una nuova parziale rifondazione fiduciosi che ciò che verrà sarà migliore di ciò che abbiamo già assaporato, sia per la continuità del progetto sia per il trend che ci condurrà a successi ancora più prestigiosi.
Mario Artiaco
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