A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marco Antonio De Marchi, procuratore di Fabio Borini:
“De Guzman può essere un calciatore utile alla causa Napoli. Ha fatto bene l’anno scorso ed ha le qualità giuste per emergere anche nel calcio italiano. De Guzman ha grandi qualità tecniche e se Benitez l’ha voluto, ha ben in mente dove collocarlo anche sul piano tattico.
Fabio Borini come vice Higuain? Sono abituato a lavorare su cose concrete e in questo momento posso dire che si parla del nulla. Poi, possiamo discutere sulle qualità di Fabio che sono straordinarie. Lo conosco da quando aveva 14 anni e l’anno scorso ha acquisito la completa maturità. Tra l’altro, due anni fa, quando andò alla Roma, c’erano validi attaccanti, ma un posto se l’è guadagnato grazie alla sua determinazione ed al suo modo di allenarsi. Ogni allenatore fa fatica a tenerlo fuori. Ora è serenissimo, è a disposizione del Liverpool ed anche se ci sarà un po’ di affollamento in attacco, si ritaglierà un posto. Nessuna squadra italiana mi ha contattato.
Vista l’esperienza accumulata, dico che ci sono giocatori per i quali bisogna bussare alle porte di club ed altri per i quali, dopo stagioni importanti, non c’è bisogno di proporli. Fabio Borini rientra nel secondo gruppo perché è diventato un calciatore importantissimo una volta raggiunta la completa maturazione ed ha una forza fisica straripante.
Circa 20 giorni fa il Sunderland ha fatto un’offerta importante al Liverpool per Borini, di circa 18milioni di euro. Balotelli è un
giocatore straordinario, dal talento unico, ma Fabio ha lasciato a Roma un progetto straordinario per il Liverpool e nel primo anno non si è messo in mostra a causa di due infortuni importanti, prima al piede e poi alla spalla.
Col Liverpool ha altri due anni di contratto per cui non ci poniamo il problema circa il suo futuro. So che il ragazzo è sereno, è arrivata anche la pre-convocazione della Nazionale. Poi, ciò che accadrà dopo il 31 non posso saperlo.
Napoli, piazza gradita? Non posso lavorare con i se e con i ma. Napoli è una piazza fantastica, straordinaria e questo posso dire. Però, non ho mai parlato con Fabio di questa situazione perché il club azzurro non mi ha chiamato.
Se il Napoli mi chiamasse? Sono abituato a sentire tutti perché il mio lavoro questo mi impone. Poi, questo non vuol dire accettare ogni proposta”.