De Matteis (Team manager SSC Napoli): “Impressionanti Mertens e Albiol. Insigne, maturità da campione”

DE MATTEIS 0707Il team manager del Napoli Giampaolo De Matteis ha commentato il suo primo anno all’ombra del Vesuvio:

“E’ stato fantastico, sotto tutti i profili”.
“Io ad Ascoli ero direttore sportivo; sono sceso di un gradino, ma Napoli, con qualsiasi incarico, non può essere considerato un declassamento, ma un miglioramento professionale. E ho accettato l’offerta con entusiasmo. A distanza di un anno non posso che essere soddisfatto della scelta fatta”. Giampaolo De Matteis, intervistato da Il Centro, non ha dubbi nel valutare il suo primo anno a Napoli: “Un’esperienza unica, si gioca quasi sempre – ogni tre giorni – tra campionato e coppe. Non c’è un attimo di tregua. Avevo visto la serie A con l’Ascoli, ma Napoli è una grande piazza con grandi campioni e una società in grande espansione nel mondo”.

Perché Napoli? Quale ruolo?

“L’anno scorso mi ero sentito con Riccardo Bigon che cercava un team manager (dopo che Santoro aveva seguito Mazzarri all’Inter). Ho accettato l’offerta con entusiasmo. A distanza di un anno non posso che essere soddisfatto della scelta fatta. Tanto per rendere idea del livello, pensi che il Napoli ha dato 14 giocatori al Mondiale. Sono di supporto alla squadra e all’allenatore per qualsiasi esigenza: dalla logistica agli sponsor, dalla gestione delle problematiche personali a quella dei biglietti. E poi sono dirigente accompagnatore: faccio la distinta nel pre-partita e intrattengo rapporti con la Uefa”.

Il rapporto con Benitez.

“Sì, sono al fianco di un grande allenatore e di una grande persona. E’ uno dei migliori allenatori del mondo, una persona fantastica. Ha l’umiltà e la semplicità di relazionarsi con tutti allo stesso modo, che sia Higuain o il magazziniere. E questo lo rende ancora più grande come persona. Considerando che in pratica ha vinto tutto, sul piano tecnico c’è poco da dire. E poi ha un’intelligenza sopraffina, parla cinque lingue e non se la tira”.

Da tifoso della Lazio, com’è stata affrontarla dalla parte opposta?

“Beh, è stata una bella emozione, ma, ovviamente, sono del Napoli. Chi mi ha impressionato più degli altri? Se proprio devo fare dei nomi dico Mertens e Albiol. Il belga è forte, è uno che fa la differenza e ha ampi margini di crescita, mentre Albiol è un campione in difesa; non a caso ha vinto un Europeo e un Mondiale con la Spagna”.

Una battuta su Insigne.

“Lorenzo ha raggiunto una maturità da top player. Non a caso ha fatto i Mondiali. E’ un giocatore decisivo in costante crescita. E’ il futuro del Napoli e dell’Italia”.

Fonte: 100x100napoli

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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