E’ l’asso nella manica di Benitez, l’unico che entrando dalla panchina a gara in corso riesca a “riaccendere” davvero il Napoli. Di questo ruolo importante ma scomodo, però, Dries Mertens sembra non essere più entusiasta. Il continuo ballottaggio con Lorenzo Insigne sarebbe un po’ indigesto per il belga, che agli amici avrebbe confidato la sua voglia di parlar chiaro al Napoli anche in chiave futura. Dietro a questo piccolo ‘mal di pancia’ dell’ex Psv Eindhoven, c’è però anche una motivazione di tipo economico. Mertens dice di trovarsi bene a Napoli e ha un contratto col club azzurro sino al 2018, ma il suo ingaggio non lo soddisfa a pieno. Il belga, infatti, guadagna 1,2 milioni di euro all’anno, la stessa cifra di Rafael e Maggio ma meno di Inler (1,4), Gargano (1,7) Michu (1,8), meno della metà di quanto percepito da Callejon (2,6).
Uno stipendio che il giocatore, conscio delle sue potenzialità e dell’importanza che ha nel Napoli, vorrebbe vedere quantomeno ritoccato. Ecco perché nell’agenda di Soren Lerby, il procuratore di Mertens, c’è in programma anche un blitz a Napoli. Da definire ancora la data, ma è probabile che prima della fine dell’anno, l’agente danese scenda in città per parlare con la dirigenza azzurra.
De Laurentiis sa bene che il giocatore è una risorsa per il Napoli e ne ha considerazione così come del resto Benitez. Presupposti, questi, che potrebbero aprire le porte non solo al discorso relativo ad un aumento dell’ingaggio, magari con bonus più ricchi legati alle presenze e ai gol realizzati dal giocatore, ma anche ad un eventuale prolungamento del contratto. Una valutazione possibile anche in base all’età di Mertens (27 anni) ma anche alla crescita di valore di mercato del giocatore, che oggi si aggira sui 20 milioni, ben più alto dei 9,5 milionidi euro pagati dal Napoli nell’estate del 2013 per prelevarlo dal Psv.
Fonte: napolimagazine.com