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Quello che sta nascendo è un Benevento che non ha bisogno di ulteriori motivazioni per compiere un campionato importante. Perché? La maggior parte dei calciatori che formano la rosa di Auteri hanno assistito dal campo alla disfatta dello scorso sedici maggio, quando il Como è riuscito a espugnare il Ciro Vigorito, negando alla Strega il sogno promozione dopo un torneo giocato su livelli stratosferici. Provare a chiudere il cerchio, a cercare di ottenere con un anno di ritardo ciò che si è perso nella scorsa stagione dovrebbe essere il minimo da parte di chi si è assunto le responsabilità di quanto accaduto. Un altro motivo, forse ancora più importante, è legato all’entusiasmo dei nuovi acquisti. Ad oggi Di Somma ha chiuso con sette volti nuovi (senza considerare Bianco e Mazzarani che arriveranno a giorni). Di questi sette, solo Gori e Cissè hanno assaggiato il dolce sapore della serie cadetta. Mattera, infatti, ha girovagato nei campi della Lega Pro solo con Ischia, Aversa Normanna e Casertana. Mucciante vanta quattro presenze tra i cadetti con il Pescara a inizio carriera, troppo poche per non dargli la voglia di un presto ritorno in quella categoria. Stesso discorso vale per Mucciante che in B sarebbe un esordiente, così come Del Pinto e Marano. Per quanto riguarda i possibili nuovi acquisti, invece, Bianco ha già molte presenze alle spalle tra i cadetti con Empoli, Sassuolo, Grosseto e Vicenza. Al contrario Mazzarani ha militati solo in terza serie. I calciatori già presenti in rosa che non hanno mai giocato in B sono Piscitelli e Pezzi (quest’ultimo solo due presenze con il Rimini).
L’esperienza c’è, l’entusiasmo e le motivazioni abbondano. Al di là degli obiettivi fissati dalla società o dalla giusta pacatezza di Auteri, è scontato dire che questo Benevento ha fame di B
Fonte: beneventofree
