Enrico Fedele: “Un bel Napoli sfiora la presa della Bastiglia”

Fedele

Enrico Fedele tramite le colonne de Il Roma esalta la partita del Napoli evidenziandone la grinta:

“Che rabbia, che peccato. Stavamo per festeggiare un meritatissimo  trionfo sul campo dei cosiddetti fenomeni, ma il tiro a giro di Di Maria  a un paio di minuti dalla fine ci ha impedito di gioire come sognavamo.  Il mio nipotino piangeva dopo il gol del 2 a 2 dei francesi, l’ho  rincuorato spiegandogli che purtroppo questo è il calcio e che fino al  fischio finale tutto può succedere. E ieri è successo che se Milik  avesse esitato un pochino in più senza dare la palla agli avversari, ora  avremmo inneggiato alla “presa della Bastiglia” di un grandissimo  Napoli. Un Napoli che ha mostrato una perfetta organizzazione di gioco  contro undici “figurine” che si muovevano sotto il controllo di Neymar.  Gli azzurri hanno tirato fuori una personalità e una aggressività senza  precedenti: ecco un altro grande merito di Ancelotti al di là del  perfetto schema tattico. Ad un certo punto ho visto in maglia azzurra  undici Allan, correvano come forsennati alla ricerca del pallone,  evitando di mettere uno contro uno i “mostri sacri” del Psg. Impeccabile  quel raddoppio asfissiante sulle fasce: sulla destra Callejon in  sostegno di Maksimovic e sulla sinistra un ottimo Fabian Ruiz a supporto  di Mario Rui, mentre a centrocampo Hamsik impugnava la bacchetta del  grande direttore d’orchestra sorretto da “settepolmoni” Allan. Che dire  poi di Lorenzo Insigne: il suo primo tempo è stato da applausi, il suo  fraseggio perfetto e il tocco di classe in occasione del gol del  vantaggio è da vero campione. Chissà se non avesse ricevuto quel colpo  allo stomaco e fosse rimasto in campo…. Chiudo con un meritato elogio  anche al pacchetto difensivo guidato dal trio  Maksimovic-Albiol-Koulibaly, che non meritava di incassare due gol,  anche se qualcuno alla vigilia pronosticava una goleada al bravo Ospina.”

Mario Scala

Il grande giornalista pone le domande giuste per far emergere ciò che altrimenti resterebbe nascosto.

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