ESCLUSIVA FA – Ivano Trotta: “Che rimpianto non aver giocato in serie A con la maglia azzurra, Napoli è una piazza unica”

Esclusiva di Forzazzurri.net, Ivano Trotta ci parla del passato, presente e futuro.

Ai microfoni di Forzazzurri.net, Ivano Trotta racconta la sua esperienza con la maglia azzurra e ci svela i motivi del suo addio.

Ivano dopo il tuo addio al calcio giocato hai iniziato a lavorare con i giovani. Da Settembre collabori con la Cantera Napoli. Raccontaci questo nuovo progetto.

“Lavorare con i giovani è bellissimo, ti dà la possibilità di trasmettere ad altri quello che hai appreso durante la carriera da calciatore. Con i più piccoli è molto complicato, perché oltre ad avere la competenza tecnica bisogna avere anche una grande capacità umana. Sono ritornato a Napoli per sposare questo bellissimo progetto, ho trovato un grande ambiente che vuole continuare a crescere. In più sono felicissimo di essere ritornato a vivere in questa splendida città, dove ho vissuto dei bellissimi momenti.”

A Napoli sei restato per due stagioni, ottenendo due promozioni consecutive. Hai il rimpianto di non aver potuto giocare le tue carte anche in Serie A con la maglia azzurra?

“Il rimpianto c’è, e ci sarà per sempre. Avevo altri due anni due contratto, e sembrava che fossi destinato a rimanere a Napoli. Purtroppo però Pierpaolo Marino, all’epoca direttore sportivo, mi fece capire che la società preferiva puntare su altri giocatori. Lui stesso mi lasciò intendere che era meglio andare via, in quanto non avrei avuto molto spazio in quella stagione. Di conseguenza il Treviso presentò un’offerta, e io decisi di andare via. Tornassi indietro non andrei mai via da Napoli, anzi sarei rimasto per giocarmi al meglio anche quelle poche occasioni che avevo per mettermi in mostra.”

Molti giocatori prima di accettare un trasferimento a Napoli, si fanno condizionare sui pregiudizi di cui soffre la città. Quando invece il club azzurro ti chiamò, quale fu la tua reazione?

“Io ho reagito subito bene,anche Napoli è una piazza unica nel suo genere. Quando poi leggo che alcuni calciatori hanno dei dubbi a trasferirsi in questa splendida città, facendosi influenzare da questi pregiudizi, ci resto molto male. Credo che queste cose siano del tutto ingiustificate, perché quello di Napoli è un ambiente unico.”

Dopo molti anni, i tifosi ricordano ancora quel tuo famoso goal a Frosinone. In molti, ritengono che quella rete fu fondamentale per la promozione in Serie A. Tu cosa ricordi di quel giorno?

“In tutta onestà,  in campo non mi resi conto di quanto era importante quel goal. Sapevamo, che quella era una partita molto importante per noi. Anche perchè, in quella stessa giornata si affrontavano Genoa e Juventus che erano le nostre dirette concorrenti. Per noi era fondamentale quella vittoria, perchè ci dava ancora la possibilità di restare in corsa per la promozione diretta. Dopo quella partita fu molto importante per noi, fu una la vera svolta nella corsa alla promizione in Serie A.”

Quel Napoli che conquisto la promozione nella massima serie, era un gruppo molto affiatato. In che rapporto sei oggi con i tuoi ex compagni?

“I rapporti con loro sono ancora buoni, per esempio oggi collaboro con Montervino al progetto Cantera Napoli. Qualche tempo fa ho incontrato Calaiò e Pià, ma in generale sono rimasto in ottimi rapporti con tutti. Nonostante siano passati molti anni, è sempre un piacere rivederli e ricordare quello che abbiamo fatto nei nostri anni al Napoli. Anche perché tutto quello di buono che facemmo in quella stagione, resterà per sempre. Incontrarli e rivivere quei momenti vissuti insieme fa sempre piacere.”

Visto il tuo impegno nel calcio giovanile, in che ruolo ti vedi nel tuo futuro?

“Ho intrapreso ormai dieci anni questa strada, e intendo proseguirla. Il prossimo obiettivo, è quello di ottenere in patentino UEFA A per poter continuare ad allenare anche in categorie superiori. Voglio continuare nella mia carriera da allenatore, perché adoro stare in campo e poter trasmettere tutta la mia esperienza. Continuerò su questa strada, sperando che in futuro si presenti l’occasione giusta.”

 

Elio Di Napoli

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