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Nel corso di ForzAzzurri, trasmissione ideata e condotta da Dario Catapano e in onda ogni venerdì sera sulla Web Radio Tele5 Napoli Channel, è intervenuto Paolo del Genio, direttore di 100X100 Napoli, giornalista sportivo e inviato di Canale 8. Ecco alcuni momenti dell’intervista.
In campionato abbiamo pareggiato contro il Genoa e nella doppia sfida di Europa League abbiamo sofferto tremendamente contro lo Swansea: perché il Napoli non riesce ad esprimersi al meglio contro le cosiddette piccole?
Ci aspettavamo sicuramente un Napoli migliore dopo le belle prestazioni con Roma e Milan e la convincente prova di Reggio Emilia col Sassuolo. Ci aspettavamo un Napoli migliore col Genoa e con lo Swansea, è vero che se Calaiò non inventa la punizione a cinque minuti dalla fine arrivano due vittorie, però oggettivamente sono stati due punti persi in campionato. Inoltre, se Higuain non avesse messo a segno quella rete a pochi minuti dalla fine si rischiava di uscire contro una buona squadra che è alla portata del Napoli e che, onestamente, nell’arco dei 180 minuti avrebbe meritato di passare il turno. Se è vero che il Napoli è stato un po’ sfortunato in campionato e in Champions, ieri ha riguadagnato un po’ di credito con la buona sorte superando questo turno di Europa League.
Prossimo avversario in Europa League sarà il Porto. Quali sono le tue sensazioni e, soprattutto, in che modo Benitez dovrà preparare questa gara?
Quasi sono contento che sia il Porto perché il grande limite del Napoli, l’abbiamo detto un attimo fa, è quello di non riuscire ad avere una grande concentrazione e una grande attenzione contro le squadre non di grande nome . Forse con una squadra prestigiosissima e con una cornice di pubblico che sarà straordinaria, si verranno a creare quei presupposti ambientali tali da favorire la concentrazione massimale nei giocatori del Napoli e, quando c’è questo, gli azzurri forniscono sempre delle prestazioni ottime. Speriamo che alla fine sia stato meglio prendere il Porto e che si riesca a passare il turno.
Insigne si sta calando bene nel ruolo che Benitez gli ha chiesto di interpretare, però, gli manca ancora qualcosa per definirsi un calciatore completo. Cosa ne pensi al riguardo?
Insigne penso che migliorerà, riuscirà a fare più gol e sarà ancora più utile alla squadra. Non diventerà un fuoriclasse ma non sarà mai un giocatore scarso. Sarà un calciatore molto utile alla causa del Napoli a patto che lui si cali, come sta facendo in questa fase della stagione, nel ruolo di calciatore a volte titolare, a volte subentrante, che può fare gol e che deve sacrificarsi. E’ un giocatore che in una rosa di una squadra forte ci sta benissimo, ma da qui a diventare un trascinatore mi sembra chiedere un po’ troppo a questo ragazzo..
La corsa sulla Roma riprenderà domenica da Livorno. In quell’occasione saremo orfani di Albiol e di Higuain fuori per squalifica. Su chi punterà Benitez e su chi punterebbe invece Del Genio?
Sinceramente credo che Henrique meriti questa chance perché non ha giocato male in una situazione molto difficile come contro lo Swansea, quindi, vediamolo anche in campionato. Chiaramente dobbiamo dargli l’opportunità poi, se giocherà con Fernandez o con Britos, lo deciderà Benitez. Per quanto riguarda l’attacco, purtroppo per quello che ha fatto vedere finora Zapata, credo che la soluzione sia obbligata: deve giocare Pandev al posto di Higuain.
L’ultima domanda è un po’ provocatoria: qualcuno ha detto che Benitez a fine stagione lascerà il Napoli. Ti senti di commentare questa notizia?
Io ci ho giocato molto su questa cosa, addirittura sono arrivato a fare una scommessa perché sono convinto del contrario. Credo oramai che tutti gli indizi portino alla mia tesi, anche se nel calcio non può mai darsi nulla per scontato e le cose possono cambiare da un momento all’altro. Se ci si attiene alle dichiarazioni di De Laurentiis, alle dichiarazioni programmatiche dello stesso Benitez che pensa già ai contratti futuri da stipulare, tutto porta a pensare alla sua conferma almeno per un altro anno. Sarei pronto a scommettere, a meno di un cataclisma, che andrà avanti ancora per un bel po’ di anni.
Fabio Sorrentino
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