Verna, presidente CNODG: nella riunione appena terminata abbiamo deciso di rivolgerci ad un legale per tutelare l’intera categoria dei giornalisti che nulla hanno a che vedere con i comportamenti di Feltri. Intanto ci siamo relazionati con AGCOM e stiamo diffidando i conduttori da incaute ospitate qualora non si dissocino da certe espressioni
A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per discutere di vari temi: dalla decisione dell’Ordine Nazionale Dei Giornalisti in merito ai comportamenti di Feltri, alla ripartenza dei campionati interrotti a causa della pandemia determinata da coronavirus oltre ad altri argomenti.
Questi i loro interventi riportati da ForzAzzurri.Net:
Ramazzotti: “Ripresa del campionato? Mi aspetto colpi di scena, senza dubbio”
Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport: “Quello che sta succedendo in questi minuti lo vedremo nelle prossime ore. Credo che il Ministro Spadafora abbia espresso abbondantemente il suo pensiero: ci sarà una graduale ripresa degli allenamenti nello sport in generale, ma non sarà una ripresa immediata. L’impressione – e sottolineo l’impressione – è che ci sarà ancora da attendere. Vedremo se il via libera per iniziare gli allenamenti sarà veramente il 4 Maggio. Ripresa del campionato? Mi aspetto colpi di scena, senza dubbio. La logica vorrebbe che se riprendono gli allenamenti hai una possibile certezza di ricominciare il campionato. Sembra di vedere che sul protocollo ci sono parecchie perplessità. Non mi permetto di mettere in dubbio la parte scientifica, ma la probabilità nell’applicarlo. Si tornerà in campo 4 settimane dopo l’inizio, direi metà giugno, massimo 3 settimane dopo, ma i tempi sono quelli. Se allunghi ulteriormente il lockdown del calcio, ci aspetta un calendario infernale. Magari le date verranno ulteriormente prorogate e la UEFA accetterà che i campionati possono finire entro il 2 Agosto, ma per adesso questa è la data limite”.
Chiariello: “Perché il calcio, che è un’industria deve fermarsi? Non c’è logica”
Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Partiamo da un dato che è Nazionale. Oggi la prima pagina di Repubblica è impressionante, ci fa riflettere, spaventare, sorprendere c’è un numero che campeggia in rosso: -15%. Il profondo rosso del nostro virus, il crollo del PIL italiano. L’economia va a picco, lo spread sale, Conte è costretto ad aprire al MES, il PIL che in 6 mesi è giù del 15% e mancano 26 miliardi e noi siamo qui a parlare di uno sport come il calcio che è grande parte dell’economia italiana. Se al 4 Magio 2.8 miliardi di italiani ricominceranno a lavorare, riprendiamo a respirare. Perché il calcio, che è un’industria deve fermarsi? Non c’è logica”.
Russo: “Ho fatto un’analisi dei bilanci dell’AIC, ecco quanto emerso. Ramadani? E’ sotto inchiesta per riciclaggio”
Pippo Russo, giornalista: “Ho fatto un’analisi dei bilanci dell’AIC service, il soggetto che detiene i diritti d’immagine dei calciatori che è la gallina dalle uova d’oro. Produce sempre utili, non va mai sotto. Dalla mia analisi emerge che ci sarebbero dei soldi, c’è anche un fondo di solidarietà per i calciatori. Noi da esterni possiamo solo monitorare la produzione del denaro, ma l’utilizzo che ne viene fatto non possiamo saperlo. L’impressione è che i soldi ci siano, magari può essere l’AIC a dire che in realtà la situazione è un po’ più complessa rispetto alla mia analisi. Non si entra in polemica con l’AIC, anche perché come mi sono premurato di dire, l’accusa avanzata da Tardelli è da competitor alla poltrona al presidente, è una presa di posizione che ha un peso politico. Fa parte della dialettica elettorale ed è normale e legittimo che Calcagno la bollasse così. Noi giornalisti abbiamo l’obbligo di guardare i dati, che mi pare ci siano. La proposta di Tardelli mi è parsa un po’ sommaria. Ramandani? E’ sotto inchiesta per riciclaggio e si sta svolgendo a Maiocra. C’è un’ipotesi secondo la quale ha fatto grossissimi investimenti di carattere immobiliare in alcune zone di Maiorca. La notizia è venuta fuori a febbraio ed è stato interrogato dall’udienza madrilena insieme al suo socio. Si era anche diffusa che poteva esserci un provvedimento restrittivo, ma non è stato confermato. Attualmente è sicuramente sotto l’attenzione degli inquirenti in Spagna e quando vanno ad indagare sul calcio, fanno sul serio. L’hanno dimostrato con Cristiano Ronaldo, tutti i clienti di Jorge Mendes, quindi l’inchiesta andrà avanti fino in fondo”.
Verna: “Feltri? Abbiamo deciso di rivolgerci ad un legale per tutelare l’intera categoria dei giornalisti”
Carlo Verna, presidente CNODG: “Nella riunione appena terminata abbiamo deciso di rivolgerci ad un legale per tutelare l’intera categoria dei giornalisti che nulla hanno a che vedere con i comportamenti di Feltri. Intanto ci siamo relazionati con AGCOM e stiamo diffidando i conduttori da incaute ospitate qualora non si dissocino da certe espressioni. Questo comportamento sta danneggiando l’immagine della categoria giornalisti, quindi stiamo immaginando di intraprendere un’azione legale nei confronti di questo signore. Non ho il potere di espellere nessuno, perché c’è un giudice che fa certe valutazioni, visto che a Feltri il tesserino non serve a Feltri per l’età ed inoltre Feltri è direttore editoriale, di dimettersi dall’ordine. Quasi ogni 15 giorni arrivano segnalazioni, ma comunque non possiamo restare fermi. Il consiglio di disciplina farà la sua parte. Per quanto ci riguarda dobbiamo esternare la massima dissociazione da questi comportamenti. Più di una causa per danni d’immagine da parte di Feltri, più di interpellare l’AGCOM con sanzioni salate, più di ricordare ai conduttori che rischiano di essere complici se non si dissociano, altri poteri non ne abbiamo”.
Lo Monaco: “La Serie A ha qualche speranza di rimettere in piedi il movimento a differenza di Serie B e Serie C”
Pietro Lo Monaco, consigliere federale FIGC: “In tutta questa vicenda ha sempre comandato il virus e in questo momento pensare di mettere in piedi uno sport che fa del contatto fisico uno degli elementi essenziali, mi sembra un pochino avventuroso. Non dico che la ripresa non debba esserci, ma parlo di tempi. Ad oggi i tempi non sono il massimo, comunque sia – anche rileggendo il protocollo – riferendoci alle categorie professionistiche, la Serie A ha qualche speranza di rimettere in piedi il movimento a differenza di Serie B e Serie C. Stiamo vivendo una situazione certamente drammatica perché tante attività non vedono la luce, magari il calcio può pensare ad una ripresa, ma molte altre aziende chiudono qui. Che la nostra economia subirà un contraccolpo mortale ne abbiamo tutti certezza. Mi sembra una forzatura anticipare i tempi, a che fine? Si deve certo tornare la normalità, ma affrettare i tempi ci costa di più. Vi lascio immaginare cosa potrebbe succedere se c’è una ricaduta. In presenza di un evento eccezionale, ci sono termini eccezionali ma non sta a me dire se la classifica va cristallizzata, se va fatta una riforma. Bisogna ragionare come un evento eccezionale per tutto ciò che sta accadendo. Siamo il Paese della continua diatriba. Non penso che la Germania sia depositaria della verità, stanno facendo una forzatura pazzesca opinabile. Vedremo i risultati. Il calcio a porte chiuse non è la stessa cosa, è tutto ciò che non ha a che vedere con la gente. Perché andare a forzare una situazione invece di mettere un punto?”.
Iezzo: “Marek è un giocatore straordinario che non è mai stato portato a livelli importanti”
Gennaro Iezzo, ex Napoli: “Quell’anno al di là delle mie parate e dei gol di Emanuele, c’è stato un lavoro di tutta la squadra. A livello di cronaca risalta di più l’attaccante, ma fu un anno straordinario quello del 2007 andando in Serie A. Marek un giocatore straordinario che non è mai stato portato a livelli importanti, come top player, perché è molto tranquillo, lontano dalle luci dei riflettori. Ancora oggi non riesco a capire se è destro o sinistro naturale. Ci sorprese già contro al Brescia e si è confermato con noi in squadra, si vedeva fosse un ragazzo dal futuro importante. Nottata dopo Genova? Ricordo sempre che quando siamo entrati e abbiamo visto napoletani e genoani insieme, in unico stadio, tutti insieme in tutti i settori è stata un’emozione unica“.
Calaiò: “Reja? Ci sono rimasto male quando ha chiesto Zalayeta”
Emanuele Calaiò, ex Napoli: “La risalita in B e in A sono stati eventi straordinari, non c’è stato uno più importante di tutti, ma la cosa più importante è stato il gruppo. Avevamo un grande gruppo ed ognuno di noi si sudava la maglia. Abbiamo fatto gol importanti, un anno bellissimo. Reja? E’ stata una sorta di amore ed odio tra di noi, abbiamo passato anni stupendi in cui giocavo sempre e ci sono rimasto male quando in Serie A ha voluto fortemente Zalayeta. Voleva un attaccante di peso perché non vedeva me e Lavezzi come titolarissimi, ma ovviamente ogni allenatore ha il suo punto di vista. Più pazzo io o il Pocho? Obiettivamente il Pocho, aveva un carattere stravagante, ma allo stesso tempo con noi si è sempre comportato bene. Gli argentini sono molto simili ai napoletani. Marek Hamsik è un giocatore completo, quando ci ho giocato insieme non capivo se è destro o sinistro. Ha una visione di gioco eccezionale e per la sua giovane età ha fatto cose straordinarie. Si è calato nella mentalità napoletana, ha grande personalità ed a questo Napoli manca. Maldonado? Abbiamo fatto tante battaglie, aveva caratteristiche importanti perché in Serie C si doveva picchiare molto ed era perfetto, ma non l’unico”.
Chiariello: “Centro tecnico di Castel Volturno come Alcatraz: pronta la bolla”
Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Se il Coronavirus stravolge tante cose, ce n’è un’altra che fa sorridere. Il centro tecnico di Castel Volturno si appoggia ad una struttura adiacente che verrà sanificata. Ci saranno i giocatori ed il resto dello staff che sarà isolato nella famosa bolla di Castel Volturno trasformata in Alcatraz. De Laurentiis, uomo di cinema, creerà un nuovo papillon”.
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