Gasperini in conferenza: “I tre punti sono preziosi in ottica Europa League. La Champions? Un sogno realizzabile”

Dopo la partita tra Napoli e Atalanta, ribaltata magistralmente dagli orobici, il tecnico dei nerazzurri, Giampiero Gasperini, è intervenuto nella consueta conferenza stampa del post partita.

Gasperini, tecnico degli orobici, ha spiegato il suo punto di vista sulla partita, magistralmente letta dal tecnico e perfettamente interpretata dai giocatori che hanno ribaltato la partita, dopo lo svantaggio iniziale. Il tecnico ha spiegato più volte che l’obiettivo di centrare il posto che darebbe diritto ai nerazzurri a partecipare alla prossima Champions League è un obiettivo non più irragiungibile come si credeva ad inizio anno. Tema ripreso in diverse circostanze dal tecnico, a patto che la squadra continui su questi livelli. Inoltre, evitando polemiche, sostiene di essere contento della rosa a sua disposizione; infine, chiude la conferenza, parlando degli avversari, elogiandoli.

Dallo spogliatoio cantano cori sulla Champions.Possiamo, ma non siamo certi. Ce la giocheremo, a cinque giornate dalla fine, a pari col Milan, un punto sulla Roma e tre sul Torino e quattro sulla Lazio. Non ne avevo mai parlato, questa è la prima volta che lo faccio –sottolinea Gasperini– ma nulla è impossibile. Rispetto al Milan –dice il tecnico parlando della corsa alla Champion’s League– siamo un passo indietro, ma se vinci a Napoli in questo modo, non contro una squadra in vacanza ma che ha giocato un’ottima gara. Il Napoli ha avuto occasioni per il 2-0, quindi se vinci così possiamo farcela. Intanto sono tre punti in ottica Europa League importanti. Abbiamo sofferto, ma non abbiamo rubato nulla”.

Non è stata la sua Atalanta migliore. Cosa significa vincere soffrendo? “Il Napoli ha fatto un primo tempo… Noi ci siamo presentati anche con qualche acciacco. Ilicicdice l’allenatore dei nerazzurri, parlando dei problemi di alcuni suoi giocatori– ha qualche acciacco e non dall’inizio perché poi è anche uno che dopo 90′ ha bisogno di più recupero. Poi se il Napoli va sul 2-0 la partita finiva lì, ma valutiamo i 90′ e l’ultima mezz’ora è un bel pezzo di partita. All’Empoli tirammo tanto in porta, poi nessuno pensava di fare questo a Napoli”.

Preoccupato dopo la prima fase difficile, come ha cambiato? “Un punto sarebbe stato tanto, lo sapevamo. Vincere ci avrebbe proiettato a giocarci anche la Champions, ora abbiamo la possibilità di giocarcela. Queste partite –sottolinea il tecnico, riprendendo il discorso sulla rincorsa alla Champions League, obiettivo nascosto, ma non tanto dei nerazzurri– ti danno diritto di giocare per la Champions, quando vinci qui puoi giocarcela, così come quando batti la Juve conquisti il diritto di giocarti la Coppa”.

Sulla rosa corta ma la gestione ottima delle competizioni: “Abbiamo una spinta forte dalla città perché per noi è una grande stagione. Per altri non arrivare in Champions o in EL è un fallimento, per noi è un grande traguardo. Poi la squadra è cresciuta in consapevolezza –sostiene il tecnico, elogiando la propria squadra che ha disputato un campionato sopra i propri livelli e andando oltre ogni più rosea aspettativa– l’Europa ci ha fatto bene, giocare in altri paesi ti aiuta quando vieni in questi stadi, anche come coraggio. Poi puoi perdere, ma la convinzione c’è. Forse la rosa corta –continua Gasperini, parlando della sua rosa a disposizione–  è un vantaggio, è una mia convinzione, le mega-rose rompono le scatole, perdi tempo, alimenti polemiche e malcontento, noi forse abbiamo esagerato (ride), ma la rosa corta è una forza”.

Aveva previsto il calo del Napoli dopo giovedì? “Le motivazioni non erano le stesse, ma ha giocato con buon ritmo, velocità. Non ho visto una squadra stanca –continua, chiudendo la conferenza, parlando degli avversari– forse è calata quando siamo cresciuti noi. Ci contavamo anche su questo”.

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NelloPaolo Pignalosa