GdS contro Sarri – Tra i più integralisti della serie A. Gli è andata bene fino a quando i meccanismi hanno funzionato e c’era Higuain

sindaco gay

La Gazzetta dello Sport scrive su Maurizio Sarri

“La seconda sconfitta consecutiva in trasferta, dopo quella di Udine, ha evidenziato pure la prevedibilità di questa squadra, l’integralismo tattico di Maurizio Sarri, tra i protagonisti dei risultati ottenuti fin qui e di quel secondo posto che dovrà difendere in tutti i modi in questo finale di campionato. Ma la mancanza di alternative tattiche è anche uno dei suoi limiti. Dalla quarta giornata di campionato, ha impostato il suo Napoli col 4-3-3 e, da allora, non ha più cambiato. Gli è andata bene fino a quando tutti i meccanismi hanno funzionato, fino a quando la condizione fisica generale ha retto e fino a quando ha avuto a disposizione il Pipita. E’ bastato che la difesa avesse un calo, che il centrocampo perdesse il senso della qualità delle giocate e che la mano del giudice sportivo si abbattesse su Higuain, per ridimensionare il mondo Napoli. Il cambio di modulo è stato una rarità, non era mai accaduto prima, il maestro ha sempre provveduto a sostituire gli uomini, ma non ha mai cambiato la tattica. E a cinque giornate dal termine del campionato, risulta essere tra gli allenatori più integralisti della serie A. Soltanto Giampaolo (Empoli) e Di Francesco (Sassuolo) non hanno mai rinunciato al loro credo tattico. Mancini, invece, è stato tra i più attivi, cambiandolo ben 7 volte. Contano i risultati, certo. E il secondo posto è onorevole. Ma resta la grande rimonta della Juve e i limiti di questo Napoli che, ancora una volta, ha rotto in vista del traguardo”

Carmine Gallucci

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