Il Roma – Ancelotti è perfetto per il patron azzurro

Ammutinamento Napoli ADL e Ancelotti

Il quotidiano Il Roma ripercorre la storia degli allenatori azzurri nell’era De Laurentiis:

Ancelotti alla Ferguson è ipotesi suggestiva, forse anche troppo, ma rende l’idea, il concetto, la speranza che De Laurentiis ha del futuro assieme a Carletto, un allenatore silenzioso, umile e vincente, un signore della panchina e della vita, un professionista esemplare e una splendida persona, un uomo sereno e rispettoso, mai sopra le righe, perfetto – oggi – per la società che rappresenta. Ancelotti è rimasto otto anni al Milan e vorrebbe farlo anche al Napoli, un assist invitante per le ambizioni di De Laurentiis, che se lo augura e rilancia, azzarda paragoni con lo storico allenatore del Manchester United. Un ciclo così lungo, ipotesi affascinante, sarà difficile, quasi impossibile. Eppure De Laurentiis, e lo dice la storia, ha sempre avuto un rapporto speciale coi suoi allenatori, per tutti – o quasi – l’auspicio era di un lungo futuro azzurro. 

DA REJA A SARRI. Edy Reja è rimasto al Napoli dal 2005 al 2009, è stato l’artefice della cavalcata azzurra dalla Serie C all’Europa. Rapporto speciale, con De Laurentiis, tra alti e bassi, duri confronti ma anche una stima sincera che resiste ancora oggi. Mazzarri ha allenato il Napoli dal 2009 al 2013, con lui le prime grandi “notti Champions” e la crescita esponenziale della squadra. Dopo il divorzio, con Mazzarri che scelse l’Inter, De Laurentiis puntò su Benitez che durò appena due anni: l’estate 2014, la sua seconda in azzurro, fu decisiva per la rottura con le divergenze sul mercato. Infine Sarri, prima di Ancelotti: tre anni splendidi, il sogno cullato, lo scudetto sfiorato, il coraggio del presidente di puntare su un allenatore – fino a quel momento – di provincia e le incomprensioni sul mercato, il concetto di “titolarissimi” che convinceva poco De Laurentiis. 

ECCEZIONI. Solo due allenatori sono rimasti a Napoli per poco tempo: Ventura e Donadoni. Ironia della sorte, entrambi hanno allenato la nazionale italiana. Ventura è stato il primo allenatore del Napoli Soccer, era l’estate del 2004 e si ripartiva da zero. Durò pochi mesi, fu esonerato con l’arrivo di Reja, un’avventura fugace che ancora oggi Ventura ricorda con emozione e un pizzico di comprensibile rimpianto. Donadoni arrivò per sostituire proprio Reja nella primavera del 2009, con lui ci fu l’arrivo di Quagliarella e Cigarini, la società costruì la squadra attorno alle sue idee che durarono poco. Nell’ottobre successivo, dopo la sconfitta con la Roma, la panchina fu affidata a Mazzarri. Il resto è storia nota.”

Mario Scala

Il grande giornalista pone le domande giuste per far emergere ciò che altrimenti resterebbe nascosto.

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