Inchiesta: altro che fairplay finanziario, gli ingaggi dei top-player sempre più in alto

CIRO IMMOBILE 5456464James Rodriguez, Diego Costa, Medhi Benatia e Ciro Immobile. Sono loro i calciatori che al termine della sessione estiva del calciomercato 2014/15 hanno visto incrementare maggiormente il proprio ingaggio in virtù del maggiore stipendio offerto dal nuovo club rispetto a quello di provenienza.

Più 483% a 7 milioni per il ragazzo colombiano stella dell’ultimo Mondiale passato dal Monaco al Real Madrid; più 400% per il centravanti brasiliano naturalizzato spagnolo che dopo avere trascinato l’Atletico Madrid alla vittoria nella Liga e a un passo dalla Champions League, si è accasato alla corte di José Mourinho per 5 milioni all’anno; più 340% a 5,5 milioni per il difensore che la Roma ha ceduto al Bayern di Monaco; +337% a 3,5 milioni per il centravanti della Nazionale che ha deciso di provare a entrare nel gotha del calcio con il Borussia Dortmund.

Si tratta di un salto di qualità evidente reso possibile dal fatto che i quattro, che ancora devono dimostrare di essere campioni veri (forse con l’eccezione di Diego Costa), sono entrati – insieme anche a Ivan Rakitic, Filipe Luis e Luis Suarez – nel cerchio magico, ossia nella fascia dei top club che dominano il panorama europeo oppure – come il Borussia – fanno da collettori di grandi talenti con cui ottengono risultati prima e grandi ritorni in termini economici poi quando decidono di metterli sul mercato.

L’ingresso nel cerchio magico – formato da Real, Barcellona, Bayern, Psg, i due Manchester, Chlesea e Arsenal – è una polizza per il futuro. Se il giocatore dimostra di valere l’oro che pesa, allora difficilmente ne uscirà e godrà di contratti sempre più ricchi perché solo gli altri club del cerchio magico potranno sostenere l’esborso necessario per acquistarli. I casi più emblematici dell’ultimo mercato sono David Luiz (+22% di stipendio) dal Chelsea al Psg, Alexis Sanchez (+87%) dal Barca all’Arsenal e soprattutto Angel Di Maria (+166%) dalle merengues allo United. e Cesc Fabregas dal Barcellona al Chelsea (+110%).

Ma quando si esce dal cerchio magico? Solitamente a fine carriera quando i top player si rivolgono a squadre di livello inferiore e a campionati meno prestigiosi ma comunque di livello medio-alto come quello italiano per strappare un ultimo ingaggio, magari meno pesante, senza perdere la vetrina europea: è il caso di Nemanja Vidic, l’ex capitano dello United passato all’Inter; di Fernando Torres approdato al Milan dopo la fallimentare esperienza a Londra in maglia blues; di Jeremy Menez dal Psg al Milan, di Patrick Evra dallo United alla Juventus; di Asley Cole dal Chelsea alla Roma.

Da qui si caomprende come fosse, illuminante, la politica di De Laurentiis cheVARGAS 1507 5 anni fa puntò su giovani emergenti e non ancora esplosi alla ribalta internazionale come Hamsik, Lavezzi, Cavani. Una strategia dispendiosa, fatta di ricerca continua e di tante scommesse da vincere, che purtroppo oggi è stata in parte accantonata dopo tante delusioni. Ma per squadre come il Napoli, che hanno sposato in toto la causa del fairplay finanziario, vuol dire che ci si immobilizza in ogni sessione di mercato in quanto, come le altre italiane, ci si deve accontantare delle briciole che cascano dal tavolo delle grandi d’Europa.

 

Fonte: Calcioefinanza.it

Massimo Avino

"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

View all posts by Massimo Avino →