Indagine sui biglietti alla ‘ndrangheta, Agnelli presenta un memoriale: “Necessità malvolentieri accettate per ordine pubblico…”

La Gazzetta dello Sport scrive sull’indagine dei Pm sulla presunta implicazione della Juventus nel bagarinaggio dei biglietti da parte della ‘ndrangheta

“«Silente pressione». Due parole che tanto raccontano del controverso rapporto tra ultrà e club. Le usa Andrea Agnelli in una memoria presente tra gli atti dell’indagine «Alto Piemonte», che esplora le infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord. E sfiora anche la Juve, visto l’interesse dei clan nel bagarinaggio. Alcuni manager bianconeri sono stati sentiti, nessuno è indagato e il presidente bianconero ha scelto di presentare un memoriale di 7 pagine sulla vicenda. In primis, per chiarire il rapporto del club con certi tifosi: Agnelli accenna a «necessità malvolentieri accettate per il mantenimento dell’ordine pubblico». Poi, un chiarimento sul business dei biglietti finiti poi in mano a presunti mafiosi: la Juve ha agito «nel rispetto delle procedure e a fronte di regolare pagamento», l’obiettivo era «disinnescare potenziali tensioni create dagli ultrà». Il tema delicato è l’appartenenza alla ‘ndrangheta di chi era lesto a rivendere i tagliandi con guadagni astronomici. E anche su questo, il presidente è intervenuto: «I biglietti oggetto di vendita riguardavano esclusivamente persone che guidano il tifo organizzato e rispetto alle quali nessun ha mai nutrito sospetto, anche solo di collusioni con associazioni criminali». Insomma, «nessuna irregolarità», anzi il club avrebbe «ridotto al minimo i biglietti omaggio»”.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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