Juventus – Il peso della Champions sul bilancio bianconero

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La Juventus esce dalla Champions League e il titolo del club è in perdita. Il bilancio della vecchia signora è caratterizzato dal segno negativo

Un flop che costa milioni. La partita di ritorno contro il Porto del 9 marzo ha messo fine ai sogni europei della Juventus di Andrea Pirlo, che per il terzo anno consecutivo ha visto allontanarsi il desiderio di alzare la Champions League. La società bianconera deve necessariamente trovare una soluzione sia in campo sportivo, soprattutto decidere se mister Pirlo è l’uomo giusto per la panchina, e sia per il settore economico in quanto il flop europeo ha pesato gravemente sull’andamento in borsa della Juve. Oltre alla sconfitta a favore della compagine portoghese, sul rendiconto finanziario della vecchia signora vengono a pesare anche altre voci dettate dalla situazione epidemiologica causata del Covid-19.  Per comprendere al meglio la situazione bianconera bisogna analizzare i diversi passaggi: 

Il milionario CR7 

Cristiano Ronaldo è stato sicuramente la trattativa di mercato più importante degli ultimi 10 anni per una squadra di Serie A. L’operazione di portare il portoghese nella città di Torino è costata per le casse bianconere una somma di 100 milioni di euro destinate a quelle del Real Madrid, in aggiunta ad uno stipendio per CR7 pari a 31 milioni di euro all’anno fino al 2022. Il conto sull’investimento su Cristiano Ronaldo è stato pari a 340 milioni di euro (senza tenere in considerazione le entrate dovute alle sponsorizzazioni) che non sembrano aver soddisfatto la sete europea della Juventus. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo europeo e la situazione economica finanziaria della società può mettere in dubbio la permanenza del cinque volte Pallone d’oro.

Il bilancio PRE/POST COVID

La situazione economica prima della pandemia dovuta al Coronavirus non era sicuramente delle migliori. Infatti, il bilancio della stagione bianconera del 2018/2019 (pre-Covid) aveva chiuso con un deficit di 40 milioni di euro. Con l’avvento della pandemia, tutte le società sportive del campionato italiano, e non solo, hanno avuto forti perdite nei loro bilanci. La Juventus, in particolare, ha chiuso il semestre di dicembre del 2020 con una perdita netta di 133,7 milioni di euro e un aumento dei debiti finanziari pari a 357,8 milioni. Questa situazione finanziaria è dovuta anche dalle misure restrittive imposte dall’autorità per contrastare il virus che ha generato una perdita sui ricavi pari a 50 milioni di euro a seguito ai costi correlati alla pandemia (dispositivi di protezione e controllo tamponi) e alla chiusura degli stadi (con un aumento dei diritti tv pari a 145 milioni). Una nota su cui ci dobbiamo soffermare è stata anche quella relativa al crollo dei proventi e delle plusvalenze del calciomercato juventino: per i proventi c’è stata una diminuzione all’incirca del 80%; mentre, per le plusvalenze è stato registrato un insignificante segno positivo per gli 0,8 milioni di euro.

Il peso della Champions 

Nel lontano dicembre del 2001 la Juventus spa è collocata su Borsa Italiana e ha avuto sempre movimenti alti e bassi, ma negli ultimi tre anni la competizione della Coppa dalle grandi orecchie ha sempre influito sull’andamento juventino. Dopo l’uscita contro il Porto, l’apertura della borsa del 10 marzo aveva registrato un calo del 6,5% del titolo azionario della Juventus, situazione analoga si era registrata già nelle due precedenti eliminazioni europee: con l’Ajax, il titolo era crollato intorno al 22,96%; mentre, nella doppia sfida contro il Lione la perdita si era attestata intorno il 5%. Nonostante il superamento dei gironi aveva permesso alle casse bianconere di riprendere fiato, grazie ai 67,4 milioni di euro composte da: 9,5 milioni per il passaggio agli ottavi; 14,5 milioni di euro per la partecipazione; 29,9 per il ranking e 13,5 per le 5 vittorie ottenute nel girone. L’eliminazione dalla competizione più importante a livello europeo ha sicuramente messo in crisi una situazione di bilancio non favorevole, in quanto l’esclusione ne consegue anche una perdita di almeno 40 milioni per il raggiungimento della finale e la proclamazione di campione d’Europa, senza tenere in considerazione diritti televisivi, marketing e immagine del club. 

Le casse della Juventus non versano in ottime condizioni. Per la Juventus è arrivato, forse, il momento di scegliere o di trovare nuovi investitori o di rivoluzionare l’assetto del calciomercato (mandando via alcuni responsabili) pur rinunciando a uno dei più grandi giocatori dell’attuale storia del calcio. Juventini, a voi la scelta!

Francesco Abate