Flop Ronaldo, da affare del secolo a delusione totale

Flop Ronaldo

Flop Ronaldo, tra il portoghese e la Juve l’amore non è mai nato

La Juve esce di nuovo dalla Champions, contro un avversario alla portata. Il flop Ronaldo ora è definitivo

“Vorrei pensare che Ronaldo non sia perfetto…”, così ha cantato Bugo a Sanremo. CR7, uomo generoso, ha deciso di accontentare il cantautore juventino, dimostrando la sua imperfezione, nel match decisivo di Champions tra i bianconeri e il Porto. Delusione totale per la Juve, ancor più per Cristiano, che mai è riuscito a portare la squadra del presidente Agnelli, alle vette europee. Non solo, la Juve è peggiorata nel triennio di CR7, passando dal giocare(e perdere) le finali, a non riuscire mai ad entrare nemmeno nel lotto delle prime 4. Mai un sorteggio sfortunato, mai un avversario insormontabile eppure i bianconeri non hanno mai raggiunto l’obiettivo minimo della competizione.

Agatha Christie scriveva: “Tre indizi fanno una prova”. Rifacendoci alla madre letteraria dell’ investigatore Poirot, possiamo certificare che il matrimonio tra Ronaldo e la Juve sia stato un flop. Il grande nemico, tanto odiato negli anni per le delusioni inflitte quando vestiva la maglietta del Real Madrid, trasformato improvvisamente nell’uomo della provvidenza, chiamato per sconfiggere il grande tabù Champions . Allegri, Sarri, Pirlo, i tre allenatori che si sono passati la torcia, nel tentativo di trovare l’abito giusto, non più alla vecchia signora, ma al bel modello/calciatore di Madeira. Non ci è riuscito nessuno, e se nelle due precedenti edizioni, Ronaldo sia da considerare l’unico all’altezza, questa volta è l’indiziato principale della disfatta.

L’immagine di CR7 che volta le spalle sulla punizione di Oliveira è già storia, come quella dello stesso portoghese che rinfaccia a compagni e allenatore(Allegri), il poco coraggio, per usare un eufemismo, dopo l’eliminazione contro l’Ajax. La Juve ha completamente tradito se stessa per accontentare i capricci di Ronaldo, illudendosi che questo potesse bastare. Agnelli, con l’ausilio di Paratici e Nedved, ha rinunciato alla progettualità per inseguire un sogno, che negli anni si è trasformato in un incubo.

Effetto Ronaldo, da salvatore a “carnefice”

Squadra involuta, progetto praticamente fermo e conti in perenne affanno. Basti pensare che la Juve ha dovuto rinunciare all’acquisto del fenomeno Haaland, a causa dell’eccessivo peso di Ronaldo sul bilancio. Il flop si fa totale, guardando anche ai compagni, uno su tutti Dybala, accantonati ed involuti perché oscurati dal portoghese. Oltre al danno la beffa, perché l’unico dirigente ad opporsi all'”acquisto del secolo”, Beppe Marotta, è stato fatto fuori, e lui, spinto dall’ardore della vendetta sportiva si è accasato all’Inter, trasformando in poco tempo i nerazzurri in un’armata pronta a togliere lo scettro di Campioni d’Italia ai bianconeri, insieme all’altro grande ex, Antonio Conte.

L’anno prossimo il contratto di Ronaldo volgerà al termine, la Juve riflette sul da farsi, con l’idea, sempre più concreta, che questo matrimonio, sia stato controproducente per entrambi. Se CR7 però aveva poco da dimostrare, i bianconeri dovranno leccarsi le ferite, e prendere atto del grande flop realizzato, magari scendendo da quel piedistallo costruito in Italia che, puntualmente, si sgretola in Europa. Ai dirigenti forse converrebbe chiedersi, quel che i tifosi avversari già da qualche gli domandano. Come mai, la Champions League non la vinci mai?

Mario Porcaro