Si è chiuso il girone di andata del Campionato di Serie A 2022-2023, un girone statisticamente storico per il distacco tra prima e seconda.
La Serie A stropiccia gli occhi nel guardare l’imbarazzante classifica che vede un distacco di ben dodici punti (mai successo prima) tra il Napoli capolista ed il Milan che guida il gruppetto di inseguitori, quattro squadre in due punti. Gli ultimi risultati del Milan ed una Roma in ripresa hanno di fatto acceso la lotta per le quattro posizioni Champions. Lotta che preoccupa marginalmente il Napoli, appare molto poco probabile che gli azzurri possano mancare l’obiettivo stagionale del piazzamento tra le prime quattro. Il cammino del Napoli (50 punti frutto di 16 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta) proietta gli uomini di Luciano Spalletti verso un risultato storico, atteso dalla piazza da 33 anni.
L’altro campionato
Secondo una buona parte degli addetti ai lavori, senza dimostrazioni sulla teoria, il Mondiale in Qatar avrebbe dovuto penalizzare il Napoli più delle altre squadre ed il vantaggio di 8 punti avrebbe dovuto dunque assottigliarsi dando vita ad una lotta Scudetto punto su punto. Il tanto atteso “altro campionato” è cominciato per le inseguitrici del Napoli che stanno passando dal sogno di una lotta Scudetto alla preoccupazione del piazzamento per l’Europa che conta. Guai a pensare che il Napoli possa chiudere ad una quota superiore ai 90 punti (quota 91 sarebbe uno schiaffo al sistema), ma è fisiologico che nel girone di ritorno ci possano essere più pareggi e qualche sconfitta. I media nazionali sono già pronti ad aprire crisi immaginarie al primo inciampo del Napoli, senza tenere minimamente conto dei numeri e dei risultati eccezionali raggiunti dagli azzurri, in Italia come in Europa dove solo l’Arsenal capolista di Premier può essere paragonato per statistiche e qualità di gioco.
Con i numeri prodotti e soprattutto con la multipla identità del gioco espresso, gli azzurri hanno ridotto in brandelli il girone di andata. Tra le inseguitrici, pur restando squadre di primissimo livello dal punto di vista della rosa e del monte ingaggi, nessuna sembra poter inanellare una lunga serie di risultati positivi tali da colmare il gap del Napoli. Quest’ultimo ha già dimostrato di aver risolto i problemi di vertigini delle passate stagioni, la fame di vittoria è palpabile. Lo sa la piazza, lo sanno gli uomini in campo, lo sa Luciano Spalletti, primo indiziato a prendersi i meriti di quanto raccolto finora nonostante sia un risultato dovuto alla forza del collettivo.