Napoli, De Laurentiis: “L’Italia non è unita. Juve-Napoli? Pirlo non è un avvocato, deve allenare e basta”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Radio Capital

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Radio Capital:

“Il Covid è stato purtroppo un evento epocale, che nessuno poteva mai immaginare. Ha risvegliato le coscienze, ci ha posto prepotentemente a tanti perchè. Uno fra tutti, l’inadeguatezza dello Stato nella gestione di un mandato affidatogli dagli italiani, quello di saper gestire soprattutto la salute pubblica. Conte-Arcuri? La colpa principale è in noi italiani, sono stati troppo dormienti per troppi decenni. Il popolo italiano ha dimenticato di non essersi mai realmente unificato.

Elezioni del Sindaco a Napoli e a Roma “Se sei il primo cittadino di una città non puoi avere una cravatta che non ti sai fare nemmeno il nodo. Rappresenti una città intera ed hai uno stipendio da 4500 euro al mese, non esiste! O sei un pazzo o uno che ruba. Virginia Raggi? E’ stata un disastro. Ho grande rispetto per Milano, ma cosa c’entra il paragone con Roma? Dobbiamo imparare ad unificarci, se non ci unificheremo non andremo da nessuna parte”.

Cosa pensa delle parole di Pirlo riguardo la sentenza su Juve-NapoliPirlo dovrebbe fare l’allenatore e basta. Pirlo non fa l’avvocato, non conosce certe procedure. Non me la voglio prendere con Pirlo dandogli del pirla. Neanche lo Stato si è dimostrato pronto ad affrontare il problema Covid. Pirlo deve fare l’allenatore”. 

Ha ricevuto telefonate insolite? “Assolutamente no, soltanto telefonate di solidarietà. Qui non si trattava di vincere o perdere. E’ chiaro che abbiamo avuto tante adesioni”.

 

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