Mediapro, abbonamenti pacchetto calcio: ecco quanto potrebbe costare vedere la Serie A dal 2018

E’ questa la cifra 35 euro che Mediapro considererebbe ragionevole per gli abbonamenti al calcio in tv in Italia. Si tratta di un numero ancora legato a numerose variabili a partire dal modello che sarà seguito per ridistribuire i diritti tv della Serie 2018-21, nel caso di via libera dell’authority all’offerta di 1.05 miliardi all’anno del gruppo spagnolo. Trattandosi di un bando per intermediario indipendente non sarebbe Mediapro a stabilire direttamente il prezzo, ma l’agenzia di Barcellona potrebbe favorire un’oscillazione controllata in base alla somma di rivendita dei diritti. Questo argomento è caro anche all’ad di Infront Italia, Luigi De Siervo, che vorrebbe approfittare di questa asta per delimitare con precisione il valore del calcio italiano per le pay tv.

VARIAZIONI DA WEB A TV In base a queste stime (ancora tutte da verificare vista la distanza da uno scenario definito) i telespettatori italiani possono iniziare a fare qualche calcolo. Attualmente è possibile acquistare pacchetti calcistici a 19.90 euro al mese a Premium e 29.90 al mese per Sky con promozioni valide per il primo anno. Gli ipotetici 35 euro, suggeriti da Barcellona, si collocano più o meno in mezzo alla forchetta di prezzo esistente in Spagna. Mediapro offre il calcio da 9.99 a 16.99 euro al mese attraverso la piattaforma web di BeIN Connect, formata dalla partnership paritaria tra il gruppo spagnolo e il network del Qatar. I prezzi salgono quando si parla di televisione dove entra in scena BeIN La Liga che ha gli stessi azionisti Mediapro e BeIn Sports. Per acquistare il suo pacchetto da otto partite dal campionato spagnolo occorre passare dalle tv come Movistar o Telecable. A questo punto gli abbonamenti sono soggetti a diverse combinazioni con film e serie tv: difficile scendere sotto i 45-50 euro al mese (anche in questo caso offerte valida per un anno). Nessun costo invece per l’anticipo del venerdì su Gol T, emittente in chiaro di Mediapro. Discorso a parte per il canale La Liga Tv, prodotto da Mediapro, che vende abbonamenti televisivi per i bar e mette in rete molti contenuti sul sito internet.

VODAFONE SI SFILA E’ un modello molto variegato che si basa sulla vendita di tre pacchetti esclusivi da parte del governo di Madrid (l’asta è gestita da una commissione dell’esecutivo) che porta però a una diffusione unitaria grazie agli accordi tra i singoli operatori della comunicazione. In quest’ottica rischia di entrare in crisi uno dei pilastri del sistema Mediapro in Spagna: la partecipazione degli OTT (i giganti del web) che dovrebbero entrare in scena anche in Italia. Ieri i vertici di Vodafone, a margine di una conferenza internazionale del settore in corso proprio a Barcellona, hanno dichiarato apertamente che non intendono più investire in modo consistente sui diritti del calcio spagnolo perché non hanno avuto ritorni proporzionati alla spesa. Per ora di sicuro ci sono solo gli orari delle partite che dalla prossima stagione di Serie A seguiranno uno spezzatino molto spagnolo: otto finestre orarie. A questo proposito Jaume Roures ha spiegato il vero motivo della scelta della Liga: «Non è stato fatto per catturare spettatori in Estremo Oriente o America, ma per garantire a tutte le squadre due ore di esposizione tv ogni giornata».

Fonte TuttoSport