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Sarà Jonas Eriksson l’arbitro chiamato a dirigere la delicatissima sfida tra Napoli ed Athletic Club, gara d’andata dei playoff di Champions League. Lo svedese torna così a dirigere un match della massima competizione europea per club dopo la semifinale tra Atletico Madrid e Chelsea. Il fischietto scandinavo era anche presente agli ultimi mondiali, dove ha arbitrato prima Ghana-USA e poi Camerun-Brasile, per poi dirigere il delicato ottavo tra Argentina e Svizzera, terminato solo ai supplementari con la vittoria dell’Albiceleste. Ma Eriksson è famoso anche per motivi extra-calcistici, visto che si tratta di un arbitro multimilionario. Sì, perché lo svedese entrò diversi anni fa in un progetto chiamato IEC in Sport, una start-up svedese che dal 1993 si occupava di acquistare e vendere diritti televisivi per manifestazioni sportive.
La società, nel corso degli anni, ha avuto un vero e proprio boom, tanto che ha aperto sedi non solo a Stoccolma, ma anche a Hong Kong, Losanna, Dubai, Sydney..un vero e proprio boom. Tanto che nel 2007, quando la società fu venduta al gruppo Lagardere, il buon Eriksson guadagnò qualcosa come 10 milioni di euro, frutto della cessione del proprio 15% societario. ”Ma i soldi non fanno la felicità, la cosa più bella che possa fare nella mia vita è arbitrare”, spiega lo svedese, che non vede l’ora di scendere in campo stasera per il “suo” esordio stagionale in Champions, dopo le tre gare dirette ai Mondiali, non senza qualche sbavatura (vedi Camerun-Brasile, dove non ha visto il fuorigioco di Fred in occasione del gol del brasiliano). Un arbitro che, comunque, per tutti è al di sopra di ogni legittimo sospetto: con un patrimonio come quello dello svedese, che vanta diversi milioni di euro, appare infatti poco credibile un coro come “arbitro venduto”.
Fonte: CalcioFanpage
