Napoli, Elmas: “Spalletti nostro condottiero, mi hanno stupito tutti”

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Eljif Elmas ha rilasciato un intervista ai microfoni di DAZN in cui parla del suo passato, ma anche del Napoli attuale e dei suoi compagni.

Il giocatore del Napoli Eljif Elmas ha parlato ai microfoni di DAZN a proposto di alcune tematiche che lo riguardano. In primo luogo ha raccontato il suo passato in Macedonia, prima di iniziare con la carriera attuale.

Avevamo una pasticceria in Macedonia, c’era mio padre e ora ci sono i miei fratelli. Io quando ero piccolo ci andavo coi miei amici. I dolci sono buoni e sono diversi dall’Italia. Mi piacciono tutti i dolci tipici del nostro paese e turchi, ne mangiavo tanti, ma ora di meno. Quando mio padre ha iniziato veniva a Rimini dove ci sono tanti pasticcerie. Sono il fratello maggiore ed aiutavo sempre. Andavo a scuola, dopo tornavo a casa, mangiavo, subito facevo allenamento e dopo andavo alla scuola inglese, poi KB, piscina e la sera in pasticceria. A mezzanotte si chiudeva e tornavo con papà a casa. Ho fatto tanti sacrifici quando ero piccolo e questo mi ha aiutato tantissimo. 

Poi sul calcio:

A tre anni già giocavo con gli amici, facevamo due porte con scarpe per strada. A 13 anni ho cominciato nei primi club, sono stato prima coi giovani, poi coi grandi e quando mancava uno in prima squadra ha visto in Primavera e ha visto me. A 13 anni e mezzo ero già in prima squadra mentre a 15 anni sono stato capitano nella squadra B, ero un trequartista. A 16 anni e 5 giorni ho fatto il mio debutto. In Macedonia si guardava sempre il calcio italiano. La Roma era la mia preferita, mi piaceva come giocavano perché c’era Totti ed era un fenomeno. Poi guardavo anche l’Inter e tutte le altre squadre. Mio padre non tifava squadre perché non guardava. Nella mia famiglia nessuno guardava il calcio, lavoravamo dalla mattina alla sera, si svegliavano alle 7 e alle 24 tornavano a casa. Ora mio padre ha più tempo perché ci sono i miei fratelli che lavorano.

Infine, sul Napoli:

“Kim è un grande uomo col carattere giusto, è impressionante. Ma lo sono tutti: Lobotka, Kvaratskhelia, ce ne sono tanti. Anguissa, Di Lorenzo, Mario Rui. Se inizio non finisco più. Quest’anno sono tutti davvero tanta roba. Il nostro Alessandro Magno è Spalletti, poi c’è Di Lorenzo.”

Fonte foto: Instagram, @eljifelmas24

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