Napoli: l’addio di Rino Gattuso non è scontato, tanti i fattori da considerare

Da tempo ormai l’addio al Napoli di Rino Gattuso è dato per cosa fatta, ma l’approdo in Champions League potrebbe cambiare tutto

Il matchpoint Champions League

Da Verona a Verona, una gara che per il Napoli rappresenta un crocevia, una gara che assume tutt’altra importanza rispetto a quella dello scorso 24 gennaio. Gli azzurri, domenica allo Stadio Diego Armando Maradona non si giocano solo la Champions League, in palio c’è anche il futuro di Rino Gattuso che (forse) non è ancora scritto. Di passi falsi ce ne sono stati, senza ombra di dubbio, ma i risultati  parlano chiaro.

Gattuso con i migliori a disposizione ha dato alla squadra una continuità che nessuno, ad eccezione forse dell’Inter campione d’Italia, ha avuto: nel girone di ritorno i partenopei totalizzano 13 vittorie, 3 sconfitte (2 escludendo il recupero della 4^ giornata del girone d’andata contro la Juventus) e 3 pareggi. Un ruolino di marcia da 42 punti, che ha permesso agli azzurri di tornare a competere per un piazzamento tra le prime 4, che fino a poco tempo fa era considerato da molti quasi impossibile.

Il rinnovo

“Bozza di rinnovo” è stato il titolo di innumerevoli articoli, dai maggiori quotidiani fino ai siti più oscuri. Lo stesso rinnovo che era nel cassetto della scrivania di De Laurentiis e che dopo la sconfitta contro il Verona ci è rimasto senza mai più vedere la luce. E se le cose non fossero più così? L’impressionante striscia di risultati positivi e la qualificazione in Champions League, che ora è ad un passo, sono fattori che ad ADL non possono essere passati inosservati.

Dei timidi segnali di disgelo ci sono stati, nei post partita delle gare del Napoli arriva molto spesso il tweet di incoraggiamento del patron azzurro che in alcune occasioni si è fatto scappare anche un “bravo Gattuso”, ma il silenzio stampa voluto dal club non permette di sapere di più. Non è da trascurare inoltre la questione legata al prossimo allenatore: Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri (i due nomi che secondo i quotidiani sarebbero i più graditi dal presidente) sono praticamente inarrivabili e Luciano Spalletti non convincerebbe del tutto per via del suo carattere. L’ex tecnico di Inter e Roma, tra l’altro, non gradirebbe essere il “piano B” del Napoli.

Incontro ADL-Gattuso

L’obbiettivo stagionale dichiarato era la qualificazione in Champions League, gli azzurri sono padroni del loro destino e ADL lo sa bene. Sa bene anche che, in caso di qualificazione nell’Europa che conta, rinunciare ad un tecnico che in due stagioni ha raggiunto traguardi importanti vincendo anche un trofeo, sarebbe una mossa quantomeno rischiosa. Ringhio dalla sua parte non ha soltanto i risultati e la maggioranza della tifoseria, ha anche la squadra.

I giocatori non lo hanno mai abbandonato e nei momenti più difficili, in cui anche l’opinione pubblica napoletana era avversa, il gruppo è rimasto compatto; e questo è un aspetto intrascurabile. E’ lecito aspettarsi un incontro tra le parti a fine stagione; magari i giochi sono già fatti e tra i due sarà solo un “arrivederci e grazie”, oppure potrebbe arrivare la decisione di continuare insieme. La seconda è una possibilità da non scartare, Ringhio ha la squadra in pugno e se in una stagione sfortunata e tormentata come questa il lieto fine è a portata di mano, chissà cosa potrebbe fare questo Napoli nell’immediato futuro.

 

Alessandro Santacroce

 

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