Napoli-Udinese – Manita al Diego Armando Maradona

esenidu NapoliilopaN

Il penultimo match del campionato di Serie A allo Stadio Diego Armando Maradona è Napoli-Udinese.

Destini diversi per Napoli ed Udinese: gli azzurri sono in piena corsa Champions e godono di una posizione per la quale possono permettersi di non guardare i risultati degli altri campi a patto che si faccia bottino pieno; l’Udinese non ha più traguardi in stagione e può esprimere il suo calcio liberamente, senza nessuna sorta di stress o pressione.

Primo tempo

Parte con la giusta intensità il Napoli con un buon fraseggio tra Di Lorenzo, Fabian ed il Chucky Lozano. Al 7′ recupera già il terzo pallone, lo serve ad Insigne che tira dai 25 ma trova la facile respinta di Musso. Numerosi gli errori in fase di impostazione da parte degli ospiti, ne approfitta Fabian Ruiz che trova la deviazione in angolo. Sugli sviluppi del calcio d’angolo è ancora Fabian ad essere protagonista, palla al centro per Osimhen, servizio per Di Lorenzo ma l’ex Empoli arriva in acrobazia su un pallone difficile, palla alta. Si arriva al ventesimo sul risultato invariato, negli ultimi 20 metri il Napoli appare frenetico e poco lucido nel trovare l’ultimo passaggio. Il vantaggio del Napoli arriva al 28′ del primo tempo: delizioso il controllo orientato di Osimhen, servito da Zielinski entra in area, deve anticipare il tiro, Musso respinge, il pallone arriva sui piedi di Zielinski che viene premiato con il gol per aver seguito l’azione. Passano due minuti e sale in cattedra il sinistro di Fabian Ruiz, cambio gioco di Hysaj per Zielinski, il polacco serve Fabian che dal vertice dell’area si ricava lo spazio per battere Musso sul secondo palo, imparabile il tiro dello spagnolo, 2-0 Napoli. Accorcia le distanze l’Udinese. Sbavatura di Rrahmani che consente ad Okaka di girarsi e battere a rete. Una percentuale di responsabilità ricade anche su Meret, troppo nei pali.

Secondo tempo

Non si registrano cambi per entrambe le compagini, si parte dal 2-1. Intatto anche il disegno tattico di Napoli ed Udinese. Con più concentrazione e meno indecisione il Napoli potrebbe concretizzare la maggior mole di gioco prodotta. Al 53′ inizia il riscaldamento di Mertens e Mario Rui. Come una freccia al 56′ El Chucky Lozano anticipa il passaggio di Musso verso De Paul e conclude in rete da ottima posizione. 11 maggio, 11esimo gol del numero 11 del Napoli. Eccellente azione personale di Osimhen al 63, servito velocemente da Zielinski in uscita, il nigeriano corre in diagonale verso il centro e solo l’intervento di Musso gli nega la gioia della doppietta. Sugli sviluppio del calcio d’angolo arriva il poker azzurro, devia Manolas verso la porta, la palla è sporca ma ci pensa Di Lorenzo e mettere in rete. Il Napoli raggiunge il Bayern Monaco in testa alla classifica dei club europei a fare 10 partite con più di tre gol. Forte del vantaggio, Gattuso fa rifiatare Osimhen, diffidato, e lancia Mertens al minuto 70. L’udinese si  è allungata ed il Napoli trova palle gol con facilità, al 74′ entrano Elmas per Zielinski e Politano per Lozano, autore di una notevole prestazione. Ennesima traversa per il Napoli, Musso era battuto sul tiro di Insigne sul lato sinistro del vertice dell’area. Sul proseguio dell’azione Fabian ed Elmas vanno a pressare su Pereyra costringendolo all’out, è l’atteggiamento giusto nonostante manchino 12 minuti alla fine sul risultato di 4-1. C’è spazio anche per Demme e Mario Rui, escono all’83esimo Bakayoko ed Hysaj. Arriva la meritatissima gloria anche per il capitano azzurro anche Lorenzo Insigne, allo scadere del novantesimo dilagano gli azzurri.

Mario Scala

PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SUL NAPOLI CLICCA QUI

Gianluigi Buffon dice addio alla Juventus: “Ciclo finito, tolgo il disturbo”

Juventus Pirlo: “Altro che rassegnati,siamo a un punto dalla Champions raggiungeremo l’obiettivo”

CONTENUTI EXTRA FIRST RADIO WEB

Paola Turani futura mamma ha svelato il sesso del bebè: “È stata una sorpresa

Mario Scala

Il grande giornalista pone le domande giuste per far emergere ciò che altrimenti resterebbe nascosto.

View all posts by Mario Scala →