Non avete imparato niente: la rinascita del Napoli e il talento di Spalletti

Non avete imparato niente: la rinascita del Napoli e il talento di Spalletti.

La storia si sa è maestra di vita, corsi e ricorsi si rincorrono quasi beffardamente, ma spesso quello che è accaduto ieri resta nella mente di pochi, mentre i più dimenticano e non fanno tesoro delle esperienze passate.

Era ottobre dell’anno scorso e nuvole nere, strali e tuoni minacciosi s’addensavano all’orizzonte dei cieli partenopei. Da più parti si paventavano le immani difficoltà che avrebbe avuto il sodalizio di Spalletti durante la Coppa d’Africa, nella quale sarebbero stati impegnati Osimhen, Anguissa e Koulibaly: la spina dorsale nera di quel fantastico Napoli. Noi invece, anche un po’ stupiti, scrivevamo su questo sito che gli azzurri avevano la rosa adatta per poter affrontare, anche senza quelli che erano titolari inamovibili, quello scorcio di stagione. Come è andata? Il Napoli ha infilato un filotto di risultati utili che a molti, ancora oggi, sembra casuale e quasi miracoloso. Ci siamo permessi di far notare, invece, che il Napoli ha una rosa profonda di buoni calciatori, che possono sostituirsi ai titolari e che possono affrontare anche le partite più importanti senza farne sentire la mancanza.

Ci ritroviamo dopo sei mesi con gli stessi interrogativi: chi al posto di Di Lorenzo? Chi giocherà al posti di Osimhen? Quali saranno i moduli? Qual è la tattica? Sono queste le domande senza risposta che i soliti mistificatori di sogni vi vogliono appioppare. Forse uno, forse l’altro, qual è stata la risposta definitiva non si sa, bisogna aspettare le mosse dell’ottimo Spalletti.

Ma come si fa a lanciarsi in ardue previsioni quindici giorni prima di una partita? Come si fa a prevedere lo stato di forma degli atleti, come torneranno dalle Nazionali? Non fatevi ingannare da chi vuole spillarvi solo denaro e like, oggi non sappiamo chi giocherà al posto di Di Lorenzo, di Osimhen e non si sa se Anguissa sarà titolare o ancora infortunato, ma sappiamo che il nostro giornale resta fedele al principio della mera cronaca, cercando di tutelare voi lettori. Tuttavia abbiamo un’altra certezza: chi sarà chiamato in causa non farà mancare il proprio apporto alla squadra.

Barbara Marino

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