Pisacane ag. Insigne: “Bandiere come lui in Italia poche, sempre messo in discussione”

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Pisacane parla di Lorenzo Insigne

Vincenzo Pisacane, ag. di Lorenzo Insigne, è intervenuto nel ‘Processo di Sportiva’, trasmissione in onda su Radio Sportiva rilasciando alcune dichiarazioni sul suo assistito: “Sono contento di queste sue partite in Nazionale ma è un periodo che è tornato ad altissimi livelli, far bene in Nazionale è il sogno di tutti i giocatori e anche di un campione come lui”.

RAPPORTO CON NAPOLI – “Io da poco seguo Lorenzo, non posso parlare del passato da agente, posso farlo da napoletano e troppo spesso Lorenzo è stato messo in discussione, è stato indicato come quello che portava la bandiera, tutte le volte che una partita andava male la colpa era sua. Penso che troppo spesso i napoletani non abbiano apprezzato che lui oltre tutto ci mette il cuore, perché essendo tifoso napoletano, cresciuto nel Napoli, lui quando perde perde due volte, da giocatore e da tifoso, io credo che questo gli vada riconosciuto e gli vadano perdonate quelle rare volte in cui non è riuscito a fare il Lorenzo Insigne, io credo che bandiere come lui in Italia ce ne sono poche, forse è rimasto l’unica. Non si è mai profeti in patria ma a Napoli in particolar modo: ieri ho visto il film su Totti e solo una volta in 30 anni è stato preso in malo modo dai tifosi della Roma, forse anche noi napoletani che abbiamo un cuore enorme dobbiamo cercare di apprezzare chi ci mette il cuore per la nostra squadra”.

GATTUSO E MANCINI – “Parliamo di due grandi allenatori che cercano di valorizzare le caratteristiche dei loro calciatori. Mancini è riuscito a dare a ogni giocatore un compito, sta funzionando tutto alla grande e farlo dopo una sciagurata mancata qualificazione ai Mondiali con un gruppo che sembrava spento significa dover dare merito al ct”.

AMMUTINAMENTO E MULTE – “Se la questione è archiviata? Questo dovrebbe chiederlo al presidente. Io non sono a conoscenza di quello che succederà e non voglio esserne a conoscenza, sono cose che decideranno in società e starà a loro vedere cosa è meglio fare. Noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione in merito quindi non saprei cosa rispondere”.

NUMERO 10 – “Il 10 a Napoli è intoccabile, lasciamo perdere, è stato di una persona e rimarrà spero a vita di una sola persona. Lorenzo è Lorenzo e deve pensare a fare il Lorenzo Insigne col suo numero 24, che è un numero portafortuna, un numero della famiglia e quindi sarà quello penso a vita il suo numero. In Nazionale è perfetto e un orgoglio, ma nel club rimarrà il 24 a vita perché ci è molto legato per una questione familiare”.

SALARY CAP – “Credo sia logico pensare di dover abbassare i costi i costi del calcio, ma in generale non si parla solo di calciatori, in questo momento scende l’economia tutto va abbassato e rivisto nel momento in cui torneranno il tempo di una volta si potrà tornare a parlare di calcio champagne dove tutti guadagnano tanto.

In questo momento credo che la maggior parte delle società la prendono come scusa per non pagare fatture, calciatori, procuratori, ma finché lo fai a chi guadagna milioni ma se lo fai a quelli che guadagnano quanto un operaio li metti in difficoltà, tanti prendono 1800 euro se li slitti il pagamento di così tante mensilità a questi a casa come portano da mangiare perché per loro la cassa integrazione non è prevista. Penso che l’Aic dovrebbe fare qualcosa in più, per chi supera certe cifre è comprensibile ma per i Primavera o per chi ha un contratto al minimo federale andrebbe rivisto questo slittamento”.

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