Il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin ha fatto il punto della situazione sul fair play finanziario, ecco uno stralcio della sua intervista rilasciata alla gazzetta dello sport: “I club conoscono le regole del fair play, altrimenti gliele ricorderemo noi. Non importano dimensione e storia: se non le rispetteranno ne subiranno le conseguenze. Il PSG? Nessun nome. Spero soltanto che tutti i club abbiano capito le regole. Però gli scenari cambiano e dobbiamo adattarci anche noi. Il passaggio record di Zidane dalla Juve al Real, in fondo, vale quello di Neymar oggi. Non commento il passato, ma se l’Uefa segue le regole devono farlo anche i club. Non ce l’abbiamo con loro, parliamo, li avvisiamo, ma poi ci sono le sanzioni fino all’esclusione dai tornei.
Ora andremo noi a Bruxelles. Sul tavolo ci sono salary cap, luxury tax e non solo: penso a limiti ai prestiti, perché un club non può prestare trentenni se non per controllare il mercato, e perché ci sono società che hanno più di 100 giocatori sotto contratto. La prima è un’italiana.
La nuova Champions dal 2018? Siamo realisti: i cinque grandi Paesi portano l’86% del fatturato e ricevono il 60%. La prossima Champions ridurrà i posti per le piccole, ma ai piccoli andranno più soldi”.