Protti: Benitez mi ha impressionato

igor protti 3Chi arriva a Napoli e veste la maglia azzurra, non riesce più a dimenticarla. Napoli ti entra dentro, a prescindere da quello che è il risultato finale del campo. Per lui non è stata una stagione positiva, culminata in un disastro calcistico, ma Igor Protti, simbolo di Livorno, prossimo avversario del Napoli in campionato, non dimentica l’azzurro. IlNapolionline l’ha raggiunto in esclusiva, queste le sue dichiarazioni:

Lei è arrivato a Napoli con il sogno Uefa, ma il tutto finì purtroppo con una retrocessione. Qual è il suo bilancio?

“Durante quell’annata ho sofferto molto per quello che succedeva e per quei risultati insoddisfacenti. A distanza di tempo, ovviamente mi ritrovo a valutare cose diverse. Sono rimasto un solo anno a Napoli, ma ho avuto un rapporto fantastico con la città che è splendida, con una tifoseria fantastica e oggi posso dire di essere felice di aver vestito la maglia delNapoli”.

E’ riuscito a vincere la classifica dei cannonieri in tre categorie diverse. Mi parli del mito Igor Protti…

“Non sono un mito, ma una persona normale e semplice che ha fatto del suo sport una passione di vita. Giocavo a calcio da quando ero piccolo e ho avuto la possibilità di trasformarlo in lavoro. Sono rimasto semplice. Ho avuto la fortuna di vincere la classifica cannonieri in serie A, B e C1 che sono le tre categorie nelle quali ho giocato e sorridendo, quando mi dicono che ho questo record, io rispondo dicendo che mi appartiene perché i calciatori forti, forti giocano solo in serie A. Ho giocato anche in C e per questo ho avuto questo record. Al di là delle battute, il calcio è bello in serie A, ma lo è anche nelle categorie inferiori: la serie A vale le altre categorie”.

A Livorno è diventato simbolo, tant’è che Spinelli ritirò la 10, ma poi perché ha deciso di riproporla?

“Quando mi è stata regalata per sempre, ero orgoglioso. Ho ottenuto grandi risultati con quella maglia e voglio bene alla città così come loro ne vogliono a me. Però dopo un po’, tornando alla vita normale, sentivo le partite di mio figlio e del calcio giovanile. Tutti giocavano con quella maglia e ricordavo di quando io sognavo di indossare la 10. Così ho pensato che era troppo tenerla solo per me e toglierla a tutti quei bambini che la sognavano e quindi ho deciso di riconsegnarla. E’ stata una mia scelta”.

Quanto la impressiona questa Napoli di Benitez?

“Una squadra molto forte. Credevo potesse avere qualche difficoltà in più con la partenza di Mazzarri che è stato il mio allenatore. E’ molto bravo e lo stimo, poi anche la partenza di Cavani poteva creare problemi, maBenitez è un grande tecnico e ha limitato i problemi, ottenendo da subito grandi risultati. Paradossalmente ha più problemi con le squadre di seconda fascia. Credo che da questo punto di vista, visto che sono cose che si ripetono, credo che possa essere un problema di concentrazione. E’ vero che le squadre piccole si chiudono per ripartire, però la concentrazione fa la differenza”.

Un attacco incredibile, ma una difesa che spesso lascia un po’ a desiderare anche se Benitez sembra abbia trovato la giusta chiave

“Il problema della difesa è un problema un po’ di tutti. Non a caso la Juventus sta vincendo i campionato subendo pochi gol. Non può essere casuale, ma il fatto di essere ermetici dietro, ti consente di guadagnare più punti. Con gli anni si può risolvere il problema con lavoro e acquisti. Mi auguro che nel giro di poco tempo, ilNapoli possa vincere il campionato”.

Secondo lei è questo che rende gli azzurri diversi dalla Juventus?

“E si, ma non solo per il Napoli, anche per le altre squadre. Spesso e volentieri, quando si fa mercato, si spende tanto per attaccanti e centrocampisti che accendono di più la fantasia dei tifosi, ma andrebbe investito qualcosa di più su nomi meno altisonanti e poco conosciuti che possono cambiare le sorti di una stagione”.

Sarà Livorno-Napoli. Gli azzurri devono vincere, ma anche il Livorno cerca punti salvezza

“Una partita con due squadre che hanno obiettivi diversi. Il Livorno deve raggiungere la salvezza e il Napoli ha obiettivi completamente differenti, ma, come dico sempre, se le due squadre giocano al 100%, il pronostico è dalla parte del Napoli, anche se nel calcio può succedere sempre di tutto”.

Prima però si giocherà il ritorno di Europa League contro lo Swansea. Se gli azzurri vogliono continuare a coltivare il sogno della doppia finale oltre quella di Coppa Italia contro la Fiorentina, devono portare a casa il risultato

“Le squadre inglesi devono essere sempre prese con le pinze. Queste formazioni giocano bene in casa, ma poi in trasferta soffrono maggiormente. Per questo motivo, sotto questo aspetto, lo 0-0 dell’andata è un risultato veramente d’oro, ma è sempre un risultato che ti costringe a non subire gol per non complicare il tutto”.

Protti-Higuain che coppia gol sarebbe?

“(ride, ndr) Si parla di fantacalcio, farebbe sognare tutti ma soprattutto me. Sarebbe fantastico giocare al fianco di un giocatore incredibile come Higuain. Non so se lui sarebbe contento, ma io sicuramente si, anche per il fatto che a 46 anni tornerei ad essere un po’ più giovane”

Fonte:calcionapoliblog

Antimo Panfilo

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi…

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