QUESTIONE DI MODULI – La chiave tattica di Napoli-Atalanta

QUESTIONE DI MODULI

Napoli-Atalanta. La chiave tattica del match

Napoli-Atalanta è il posticipo del monday night che chiude la 36esima giornata di Serie A. Al San Paolo arriva la squadra dell’ex Edy Reja, con l’obiettivo salvezza già centrato. Primo dei tre match point per gli uomini di Maurizio Sarri che, a prescindere dal risultato della Roma, hanno un solo obiettivo: la vittoria. Questi i temi tattici della gara:

ATALANTA – È un’Atalanta in ottima salute quella che il Napoli troverà di fronte lunedi. La squadra di Reja, infatti, dopo un periodo nero di ben quattordici giornate senza vittoria, ha inanellato una serie di risultati che le hanno consentito di mettersi alle spalle definitivamente il rischio retrocessione. Il tecnico dei bergamaschi sembra intenzionato a cambiare modulo per la trasferta all’ombra del Vesuvio affidandosi al 4-2-3-1. Difesa a 4 con Masiello e Dramè sugli esterni, Toloi e Bellini al centro. In mediana Cigarini e De Roon, abili entrambi nelle due fasi di gioco. Ma è in attacco la chiave tattica più significativa dell’Atalanta. Borriello agirà da unica punta, ma alle sue spalle in tre (D’Alessandro, Diamanti e Kurtic) avranno doppio compito: Assistere e lanciarsi negli spazi aperti dall’attaccante napoletano, e pressare alto le fonti di gioco azzurre approfittando dello schieramento molto avanzato della retroguardia partenopea, che spesso lascia molto campo tra se e Reina.

NAPOLI – Con la Roma a soli due punti il Napoli non ha alternative: bisogna vincere, a prescindere dal risultato di Marassi. Maurizio Sarri ne è consapevole e per l’occasione dovrebbe affidarsi, in linea di massima, ai soliti titolarissimi. Anche se restano più che ipotesi un ballottaggio per reparto: Ghoulam-Strinic, Allan-David Lopez ed Insigne-Mertens, con il talento di Frattamaggiore leggermente favorito sul belga. Contro la Roma, forse a causa di un Hamsik in ombra, la manovra offensiva azzurra è stata bloccata nella prima fase di gioco. Col passare dei minuti Mertens si è accentrato più volte per cercare il dialogo con Higuain. Ma è da destra, così come accaduto nelle ultime gare del Napoli, che è arrivata l’azione più pericolosa, nata dai piedi di Callejon, che ha inoltre fornito sostegno in fase di copertura ad Hysaj ed Allan. Questa “migrazione” ha consentito al Napoli di sbloccare le gare in assenza di Higuain e lunedi potrebbe rappresantare una chiave tattica interessante se riproposta in presenza del Pipita.

Carmine Gallucci

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360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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